Il camaleonte di Samuel Fisher

Il camaleonte di Samuel Fisher

Articolo a cura di Melina Spinella.

Anche con questo romanzo, la casa editrice 8tto Edizioni è riuscita a mantenere fede alla sua vocazione pubblicando un libro che si contraddistingue per la sua notevole originalità, Il camaleonte di Samuel Fisher. È evidente che l’autore nutra una grande passione per i libri: libraio di una libreria indipendente a East London, è anche il direttore e l’editore di Peninsula Press, una casa editrice indipendente.
Il suo romanzo d’esordio è un vero e proprio tributo al libro.

Il camaleonte

Chi è il camaleonte del titolo?
È il libro che ci racconta in prima persona la sua storia.
Sì, proprio un libro che ha pure un nome, si chiama John. È lui a narrare la vita di Roger, il lettore che ammalia, con le sue traversie e le tappe fondamentali della sua vita.

È necessario chiarire una cosa. Non sono il solito narratore – e la mia non è la solita storia.

John racconta di come riesce a trasformarsi per agganciare la curiosità del lettore da cui si sente attratto, per poter essere trasportato in un luogo nuovo.
Prima di accaparrarsi l’attenzione di Roger, John ha assunto diverse sembianze e per un certo periodo è stato addirittura in casa del banchiere Nathan Mayer Rotschild sotto forma di un libro in pelle umana. Quando conquista Roger, John è un romance nautico dal titolo Le avventure del Capitano Lionhard, abbandonato da una signora sul sedile di un autobus, salita alla fermata di Trafalgar Square. Il Blitz su Londra del 1940 è un fatto recentissimo ed è in questo periodo storico che John entra per la prima volta a casa di Roger.

Roger studia russo all’University College of London ed è al secondo anno quando conosce Margery, studentessa di Storia dell’arte e che inizia a frequentare. In questo stesso periodo conosce anche James, frequenta il suo stesso corso di traduzione ed è lui che gli propone di fare domanda al Ministero degli Esteri in cerca di specialisti in lingua russa.
James in realtà è un supervisore e recluta Roger nei servizi segreti. È il 1953, la Guerra Fredda è sullo sfondo, Berija e Truman lasciano la scena della politica internazionale per cederla a Krusciov e Eisenhower.
Roger, dopo un periodo di addestramento come ufficiale dei servizi segreti, è assegnato a un’operazione sotto copertura a Mosca, come assistente di collegamento al comitato centrale per l’Agricoltura. Nonostante la promessa di matrimonio di Roger, Margery non nasconde di essere contraria alla scelta di accettare l’incarico.

John è un libro che vive costantemente accanto a Roger e sente per lui un vero e proprio sentimento d’amore, senza mai nascondere anche una certa possessività nei suoi confronti, tanto da essergli accanto anche a Mosca.

Ho viaggiato molto nel mio tempo e una cosa che ho imparato è che non va bene avere troppo freddo o troppo caldo. Fa male al dorso e alle pagine. Viaggiare ti schiaccia gli angoli, il caldo è un inferno per la rilegatura, e il freddo maltempo ingiallisce le pagine.

John persiste al fianco di Roger, sia quando si ricongiunge a Margery dopo un periodo di allontanamento e fin nel momento in cui viene concepita Ruth, la loro unica figlia.
Pur di conoscere meglio Margery, si trasforma in Orlando di Virginia Wolf.

Posso fare apparire qualsiasi cosa sulle mie pagine con l’inchiostro: è il mio sangue. Le lettere e le parole che riempie con il suo peso e il suo colore diventano i miei capillari e le mie vene. Ma il tocco di una matita è una cosa del tutto diversa. È uno scambio. Margery prendeva ciò che le offrivo e dava qualcosa in cambio. Tatuò una parte di sé direttamente sulla mia pelle.

Il camaleonte è un romanzo coinvolgente, in diversi tratti esilarante e con passaggi anche emozionanti.
Samuel Fisher ha il merito di aver scritto un storia particolarmente originale che rappresenta una formidabile sublimazione del legame speciale che si crea tra il lettore appassionato e gli amati libri.
Viene naturale, dopo la lettura, pensare a quanto scritto da Stephen King in On Writing: “i libri hanno la singolarità di essere magie portatili”.

Il camaleonte di Samuel Fisher

Per chi: crede che i libri abbiano un’anima e li vive come compagni di vita

autore: Samuel Fisher
titolo: Il camaleonte
traduzione: Cristina Cigognini
editore: 8tto Edizioni
pagg. 272
€ 18

Chi ha scritto questo post?

Nata in un piccolo paese alle pendici dell’Etna, dove sono ben piantate le sue radici, vive a Milano fin da quando sognava di imparare a leggere.
Da quando è accaduta quella magia, non ha mai smesso di farlo.
Quando non legge, ama camminare, scattare fotografie e rilassarsi con il birdwatching.
Nella sua borsa non è scontato trovare la trousse dei trucchi, ma almeno un buon libro non manca mai.
La migliore meditazione che Melina possa praticare è perdersi la tre corsie di una libreria.

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