Articolo a cura di Metella Orazi.
Può l’amicizia essere totalizzante al punto da spingerci dove non vogliamo?
Ne Il libro dell’oca, edito da NN editore, la scrittrice cino-americana Yiyun Li racconta di due amiche inseparabili.
Il libro dell’oca
Sono gli anni ’50 a Saint Rémy, un piccolo paesino rurale in Provenza, dove Fabienne e Agnes vivono in maniera molto umile e, pur proveniendo da famiglie dal vissuto diverso, sono amiche del cuore. Sono inseparabili, anche se i genitori di Agnes, timida e beneducata, non vedono di buon occhio Fabienne, molto intelligente ma selvaggia e crudele, con un padre alcolista, senza più madre e con una sorella morta di parto.
Qualcuno potrebbe chiedersi perché solo Fabienne assorbisse tutta la mia attenzione, dato che dovevano esserci altre compagne di scuola che avrebbero potutto essere delle amiche migliori di lei. Qualcuno potrebbe chiedersi perché Fabienne scelse me, dato che sembravo poterle offrire poco, a parte una compagnia remissiva. Di sicuro c’erano altre ragazzine dotate di una personalità più forte della mia che sarebbero state compagne migliori di me. Ma chi si pone simili domande non capisce i bambini.
I ragazzini del posto non hanno molto con cui divertirsi, perciò Fabienne propone all’amica un gioco per passare il tempo, cominciando a raccontare una serie di storie violente e lugubri che Agnès più brava a scrivere – perché a differenza sua ha potuto continuare gli studi – deve mette nero su bianco.
Per trascrivere le storie Fabienne, sempre lei, decide che si devono fare aiutare dall’anziano ex direttore delle poste, M. Devaux.
In realtà, io trovavo il soliloquio di M. Devaux piuttosto noioso e, dopo, domandai a Fabienne cosa ci trovasse d’interessante in lui. «Non trovo interessante lui, ma quello che sa» rispose.
«Perché?» domandai.
«Perché vogliamo sapere come vivono gli altri».
«Perché vogliamo saperlo?».
«Tu e io non abbiamo abbastanza esperienza» disse.
«Abbastanza esperienza per cosa?».
«Per scrivere i nostri libri, scema».
Fabienne, sfacciata, maleducata senza peli sulla lingua, ha come obiettivo pubblicare le storie che hanno trascritto, ma, prima di tutto, fa un patto con Agnès: il libro deve riportare solo la firma della scrivente e nessuno dovrà sospettare che dietro quelle storie ci sia la sua immaginazione.
Quando si prospetta l’occasione di pubblicare è proprio così che vanno le cose, e la vita delle due amiche cambia inesorabilmente.
Il libro dell’oca è una storia intensa, tutta raccontata in prima persona da Agnès, molti anni dopo i fatti, quando ormai vive in America e viene chiamata la Signora delle oche, perché nell’orto alleva anche le oche.
L’autrice riesce con parole semplici a esprimere grandi concetti, filtrati dal punto di vista di due quattordicenni; la verosimiglianza della storia coinvolge il lettore che ritorna al periodo tumultuoso dell’adolescenza in cui ogni sussulto del cuore è un terremoto.
Impossibile non pensare a un altro libro che presenta lo stesso tipo di amicizia tra due donne, quella geniale e quella che le è alleata, seguace, quella che immagina e quella che realizza, infatti come nel romanzo della italiana Elena Ferrante, L’amica geniale, Yiyun Li propone sentimenti credibili e assoluti, che immancabilmente mutano, cambiano consistenza e intensità perché nulla si può opporre all’evolversi dell’affiatamento tra due persone che percorrono strade diverse.
![](https://www.lalettricegeniale.it/wp/wp-content/uploads/yiyun-li-il-libro-dell-oca.jpg)
un libro per chi: non può fare a meno degli amici
autrice: Yiyun Li
titolo: Il libro dell’oca
traduzione: Laura Noulian
editore: NN editore
pagg. 309
€ 20