Anna Chisari è tornata in libreria con La fuliara, prequel de Il vento dell’Etna in cui ricostruisce l’ascendenza di Veneranda Balsamo, conosciuta anche come Gnu Ranna Mangiaviscugghi, la guaritrice che perde la testa e si trasforma in strega quando la figlia Nunzia decide di sposare Peppino Baronello.
La fuliara
La Sicilia che ci mostra l’autrice è ancora più oscura di quella raccontata nel precedente romanzo; una terra che non ha pietà per i suoi figli più indigenti e che non dà respiro e pace a nessuna donna.
Con le sue antiche superstizioni, la Sicilia di Belpasso, ai piedi dell’Etna, è ancora una volta il palcoscenico su cui si muovono i personaggi sfortunati, infelici, malvagi che Anna Chisari mette in scena per dare vita al personaggio più interessante emerso dalle pagine de Il vento dell’Etna.
Da dove arriva Veneranda Balsamo? E perché ha il potere di maledire e rovinare per sempre la vita della figlia e dei suoi discendenti dei Baronello?
Tutto inizia con Cateno Spampinato, abbandonato alla nascita nella ruota della chiesa della Madonna del Carmelo a Catania e cresciuto senza alcun affetto da padre Antonio e dalla perpetua Ginetta.
Cateno era cresciuto così, senza vizi e senza lazzi, e aveva poche certezze, ma erano proprio certezze. Non doveva farsi male perché le buscava, non doveva piangere se si faceva male perché le buscava, non doveva chiedere niente a nessuno perché se avesse chiesto le avrebbe buscate, doveva ubbidire ciecamente alla signora Ginetta e a padre Antonio perché se avesse disubbidito le avrebbe buscate. Fin dai suoi primi giorni di vita queste regole gli erano state ripetute almeno tre volte al giorno, al mattino, a mezzogiorno, alla sera.
A sedici anni il grande, grosso, innocente e devoto Cateno sente il richiamo del mondo e decide di fuggire dalla sua vita sempre uguale per imbarcarsi su una nave e raggiungere Genova. Durante quel lungo e crudele viaggio il giovane ragazzo diventerà un uomo del tutto diverso, dando origine a una stirpe di infelici nati dalla violenza più becera.
Quel buio nell’anima è l’eredità che passa di generazione in generazione, una malattia che è parte del DNA e che non sarà scampo a nessuno dei discendenti di Cateno.
Un buco nero che ingoia speranza e serenità, che trasforma tutto in violenza carnale e psicologica, che si tramuta in morte prima del tempo.
Il danno arriva fino a Veneranda Balsamo, affidata da bambina alle cure di Donna Lucia, la “fuliara”, colei che guarisce con le erbe, le posizioni, i riti. È da questa donna sapiente che Veneranda impara l’alfabeto delle erbe e la distinzione tra il bene e il male; un potere che avrebbe potuto essere sempre e solo salvifico. ma che, quando la figlia Nunzia fugge con un Baronello, diventa una rabbia così potente da trasformare l’amore in morte.
La Gnu Ranna si era immediatamente accorta dell’intesa tra lo scarparo e la figlia, aveva sentito un morso sul collo e il cuore battere di paura, come a una gatta le si era drizzato il pelo, le si erano dilatate le pupille e aveva cominciato a ringhiare.
Con La fuliara Anna Chisari fa luce su quello che è il trauma intergenerazionale, un fenomeno complesso che si manifesta quando un trauma vissuto da una generazione ha effetto anche sulle successive, con un dolore atavico e inspiegabile che segna il destino.
Per trasmettere l’oscurità di questo dolore, l’autrice non risparmia momenti di una violenza così cruda da risultare tavolta difficile da leggere e tollerare.
E ancora, tra le pagine del romanzo in taluni passaggi riecheggia il grottesco di alcune scene de Il profumo di Suskind, tra abusi, lordura e cannibalismo.
Tra maschilismo patriarcale e maternità tossica, tra stupri e carestie, Anna Chisari infila la speranza che certe maledizioni si possano spezzare, cercando dentro sé stessi una nuova luce, una forza per andare oltre al trauma e all’oscurità.
Se non temete gli eccessi di crudezza, La fuliara è un romanzo che si fa leggere avidamente e che apre riflessioni sul perché siamo ciò che siamo e su come le nostre vite siano spesso il risultato della memoria ancestrale che ci portiamo dentro.

un libro per chi: non teme le scene forti e crude
autrice: Anna Chisari
titolo: La fuliara
editore: Garzanti
pagg. 205
€ 17,60