L’incantesimo dei luoghi di Valentina Evangelista

L'incantesimo dei luoghi di Valentina Evangelista

È un piacere per la mente e per l’anima leggere i brevi volumi pubblicati da Ediciclo nella collana Piccola filosofia di viaggio, a cui da poco si è aggiunto L’incantesimo dei luoghi, libro di poco meno di cento pagine che Valentina Evangelista ha dedicato ai luoghi speciali.

L’incantesimo dei luoghi

È la visione dell’opera dell’artista sarda Maria Lai, Legarsi alla montagna, a far nascere il sospetto in Evangelista che i luoghi speciali possano essere connessi tra loro da un filo ideale.
Un’alchimia palpabile ma solo a chi mantenga negli la curiosità fanciullesca che elude il pregiudizio, quell’entusiasmo di chi sa vedere davvero oltreché guardare.

Tra una riflessione filosofica e l’altra, l’autrice mossa dal suo daimon, la voce segreta dell’anima che ciascuno di noi porta dentro di sé, si muove alla scoperta concreta di quei luoghi, i cosiddetti libri di pietra, che consentono a chi si mette in ascolto di intraprendere un viaggio interiore arricchente e chiarificatore.

Ed è così, seguendo Evangelista, che ci troviamo a passeggiare per il Sacro Bosco di Bomarzo, le cui opere bizzarre e oniriche furono edificate nel XVI secolo per dare all’uomo la possibilità di stupirsi ed essere ispirati.

Sfingi, draghi, giganti, erme, balene, orchi, divinità marine, orsi e sirene incarnano, una per una, le prove che l’animo umano è chiamato a superare per innalzarsi e tendersi alla perfezione. Sparpagliati come coriandoli tridimensionali nella vegetazione e in prossimità delle fontane, raccontano una storia affascinante che per molti versi sembra attingere anche all’immaginario dantesco e dalla quale artisti di ogni epoca sono rimasti spiazzati, stupiti, abbagliati e hanno tratto ispirazione.

Decisamente interessanti sono le curiosità che l’autrice racconta su ogni luogo, frutto di studi appassionati e di una presenza, in ogni senso, reale e partecipe, mai frettolosa.
Il viaggio prosegue nel Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Palle, poi verso Castel del Monte in Puglia, a Villa Torlonia a Roma, passando anche per il meno noto Palazzo Schifanoia di Ferrara, con il suo magico Salone affrescato e recentemente restaurato dopo i danni subiti dal terremoto del 2012.

Entrandovi ebbi l’impressione di ritrovarmi catapultata in una dimensione astrale che galleggia, come una luminosa creatura imprigionata in un acquario, nell’enorme affresco che non s’interrompe tra una quadratura e l’altra e assomiglia a una magica scatola scenica capace di produrre e dare vita a uno spazio illusorio.

Altri ancora sono gli spazi affascinanti e contemplativi che si incontrano leggendo L’incantesimo dei luoghi, filtrati dallo sguardo attento dell’autrice che si prodiga, con un linguaggio ammaliante, in una divulgazione che conquista e non può che far crescere rapidamente nel lettore il desiderio di prendere e partire, alla ricerca di simboli e significati, come in una caccia al tesoro che svela ciò che ancora non sappiamo di noi stessi.

L'incantesimo dei luoghi di Valentina Evangelista

un libro per chi: durante il viaggio non è mai solo un turista

autrice : Valentina Evangelista
titolo: L’incantesimo dei luoghi
editore: Ediciclo
pagg. 89
€ 9.50

Chi ha scritto questo post?

Emiliano-romagnola, ragazzina negli anni ’80, si è trasferita a Milano nel 2008 e per molto tempo è stata un "angelo custode di eventi".
Da anni si occupa anche di libri: modera incontri letterari, ha ideato e realizzato la rassegna Segreta è la notte e conduce diversi gruppi di lettura.
Pratica mindfulness dal 2012, sogna sempre le montagne e ascolta musica jazz.
È meno cattiva di quello che sembra e vorrebbe morire ascoltando “La Bohéme” di Puccini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *