La magia dei momenti no di Alison Espach

Sulla copertina de La magia dei momenti no di Alison Espach c'è un'illustrazione che rappresenta due braccia che escono dall'acqua: una mano fa il gesto della vittoria, l'altra mano tiene una bottiglia di champagne

La magia dei momenti no di Alison Espach, uscito nel 2024 per Bollati Boringhieri, grazie al passaparola è diventato un longseller molto apprezzato perché, tra affilata ironia e piccoli momenti di tenerezza, riesce a far sentire compreso e accolto chiunque abbia passato momenti difficili.

La magia dei momenti no

Qualcosa ha stravolto l’ordinaria vita della quarantenne Phoebe Stone, professoressa universitaria a contratto che insegna letteratura dell’Ottocento.
La donna, indossando un elegante abito verde e scomode scarpe con i tacchi, è arrivata da sola all’hotel Cornwall Inn di Newport, Rhode Island, e ha una sola missione: suicidarsi con gli antidolorifici del suo gatto.
L’hotel però pullula di invitati a un sontuoso matrimonio e Phoebe, scambiata per ospite alle nozze, viene sopraffatta dall’energia di Lila, la sposa, che con un milione di dollari lasciatole in eredità dal padre ha organizzato in ogni minimo dettaglio la cerimonia che coronerà il suo amore con Gary.

Ma era anche stufa del lavoro. Ormai tutta la sua vita sembrava un lavoro. Anche le parti che prima erano divertenti, come leggere d’estate o avere un orgasmo o chiacchierare a cena con suo marito. Le sembravano cose in cui doveva essere brava, per dimostrare che era tutto normale. Che anche senza figli potevano essere felici. Che anche senza un libro, i dieci anni passati cercando di scriverne uno non erano stati una perdita di tempo. Perché crederci era sempre più difficile. La maggior parte delle notti, ripensando a tutte le ricerche, a tutti i fogli Excel, a tutti i diari e i documenti e le iniezioni, le veniva da dire Ma che cazzo?

Lila è piena di entusiasmo, decisamente chiacchierona e ficcanaso, ossessionata dalla perfezione, soprattutto nei confronti del suo giorno più importante, e quando capisce che Phoebe non è una parente dello sposo e che il suo unico scopo è togliersi la vita, implora la donna di ripensarci, anche solo per non rovinare la sua festa.

Questo scontro tra profondo sconforto e inebriante festeggiamento accende la scintilla che fa luce su una delle grandi paure dell’essere umano: la solitudine.

Phoebe è stata abbandonata dal marito e tutta la sua vita, che non era certo un tripudio di successi, è fallita in un attimo.
Lila ha da perso il padre per un brutta malattia e ha trovato conforto in chi le aveva dato una speranza.
Entrambe però nascondono un senso d’inadeguatezza e il timore di essere se stesse, muovendosi nel mondo con una pesante razionalità che sa essere confortevole, ma che allo stesso tempo impedisce loro di vivere fino in fondo.

È esattamente questo che Phoebe ha sempre odiato e amato della vita: la sua imprevedibilità, il modo in cui le cose possono cambiare in un singolo istante. Un attimo è lì che si chiede che cosa preparare per cena a suo marito e quello dopo lui entra in cucina e le annuncia di essersi innamorato di un’altra. Però è anche vero che un giorno è sola in una stanza e si sta preparando a morire, e il giorno dopo si prepara a salire in barca con dei bellissimi sconosciuti

Tra un malinteso e l’altro, Espach ci ricorda che la vita è l’arte dell’incontro e che spesso sono le persone che conosciamo meno a darci la forza di sorridere di nuovo e lo slancio per rimetterci in gioco.
Se c’è qualcosa che spicca davvero ne La magia dei momenti no, è il tema dell’impossibilità di essere madre biologicamente e, allo stesso tempo, la scoperta che la maternità può assumere molte forme: nell’affetto, nella cura, nell’accoglienza degli altri.

Alison Espach, con la sua prosa vivace che sfocia in pagine e scene decisamente spiritose, ci ricorda anche che la vulnerabilità non è mai un fallimento e che chiedere aiuto è un vero e proprio atto di coraggio.

Lila per Phoebe è un dono inatteso; Phoebe per Lila è la voce di chi non ha nulla da perdere.
Le due donne si salvano a vicenda, mentre intorno a loro si muove un intero mondo di relazioni che hanno ancora molto da dirsi e da darsi.

Leggero nella narrazione, ma altrettanto denso di verità, La magia dei momenti no, con grazia, delicatezza e un discreto umorismo, celebra gli incontri imprevisti, quelli che mettono in disordine la nostra rassicurante razionalità, che rimescolano le carte e ci costringono a rimetterci in gioco, scoprendo di avere ancora molto da fare nei nostri giorni apparentemente sempre uguali.
Un unguento guaritore per i momenti in cui tutto sembra andare per il verso sbagliato e un incitamento a mostrarci per ciò che siamo veramente, senza paura.

un libro per chi: sta affrontando un “momento no” e ha bisogno di una pacca sulla spalla

autrice: Alison Espach
titolo: La magia dei momenti no
traduzione: Benedetta Gallo
editore: Bollati Boringhieri
pagg. 380
€ 19

Babele il gruppo di lettura disordinato

Chi ha scritto questo post?

Emiliano-romagnola, ragazzina negli anni ’80, si è trasferita a Milano nel 2008 e per molto tempo è stata un "angelo custode di eventi".
Da anni si occupa anche di libri: modera incontri letterari, ha ideato e realizzato la rassegna Segreta è la notte e conduce diversi gruppi di lettura.
Pratica mindfulness dal 2012, sogna sempre le montagne, ascolta musica jazz e vive un'intensa storia d'amore con il suo beagle Franco.
È meno cattiva di quello che sembra e vorrebbe morire ascoltando “La Bohéme” di Puccini.

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