Morte alle terme di Beate Maly

Morte alle terme di Beate Maly

Morte alle terme è il quarto capitolo della serie cozy crime scritta da Beate Maly e pubblicata da Emons, che tanto sta appassionando le lettrici e i lettori, conquistati dai suoi due non più giovanissimi protagonisti.

Morte alle terme

Questa volta Anton ed Ernestine ci portano fuori città, a Baden, celebre località termale alle porte di Vienna.
Il farmacista Anton, sofferente di dolori alla cistifellea, è costretto a una cura presso le terme, e ad accompagnarlo non poteva mancare Ernestine, l’insegnante in pensione dalle doti investigative infallibili. Per lei, sempre curiosa e desiderosa di nuove esperienze, il soggiorno è l’occasione perfetta per osservare ambienti e persone diverse, finché un misterioso delitto turba la quiete del luogo, trasformando la vacanza in una nuova indagine.

“Il fatto è che la maggior parte degli omicidi di donne avvengono per gelosia. Gli uomini sono convinti che siamo di loro proprietà. Se osiamo cercarcene un altro, ci picchiano, e se non basta, ci uccidono.” Sembrava che sapesse bene di cosa stava parlando. “È giunto il momento per noi donne di riprendere in mano la nostra vita.”

La cornice scelta dall’autrice è quella di una società in piena trasformazione.
Negli Anni Venti, le donne di Vienna iniziano a conquistare piccoli ma fondamentali spazi di libertà: frequentano le amiche senza chaperon, scelgono i propri interessi, escono di casa con una certa indipendenza. È la figlia di Anton, Heide, a incarnare questo spirito nuovo, vivendo con naturalezza la propria autonomia e mostrando come sia possibile, anche per una giovane vedova di guerra, costruirsi una vita tra nuovi amori e una solida carriera.

Heide è sostenuta dall’energica Ernestine, mentre Anton è ancora l’uomo di una certa età, legato ai modi del passato. In questo romanzo il legame tra i due rispettosi amici che si danno del Lei si fa più stretto: la confidenza cresce, la collaborazione diventa intimità, e tra deduzioni e ipotesi investigative inizia ad affiorare con discrezione un sentimento ancora inclassificabile. È proprio questa relazione a dare alla serie scritta da Maly un tono unico, mescolando il gusto del giallo classico con la curiosità verso questo rapporto in evoluzione.

“Si fidi di me, Erich. Mentre lei si occupa del gioielliere, io e Anton porteremo avanti le indagini qui.”
“Cosa?” Anton si appoggiò alla porta e incrociò le braccia sul petto.
“Sì!” esclamò Ernestine, felice e convinta. Si alzò e lo raggiunse, raggiante. “Anche se non vuole ammetterlo, mio caro, siamo una coppia fantastica.”
Mentre le guance di Anton assumevano il colore di una mela rossa, in sottofondo Felsberg si schiarì discretamente la gola. O era una risata? Anton non avrebbe saputo dirlo, era troppo impegnato a guardare gli occhi azzurri di Ernestine. Sapeva già che a breve si sarebbe lasciato convincere a fare qualcosa che da solo non avrebbe mai nemmeno concepito. In ogni caso, ne valeva la pena.

A rendere la lettura ancora più avvincente c’è, ancora e sempre, la straordinaria capacità dell’autrice di inserire dettagli storici precisi e accurati. Le descrizioni di Vienna e dei dintorni, che riparte a fatica dopo il dolore della Prima Guerra Mondiale, non fanno solo da sfondo, ma restituiscono un ritratto vivido e realistico di un’epoca in bilico tra passato e modernità. È questa attenzione ai minimi dettagli che trasforma il romanzo anche in un viaggio nel tempo.

Con Morte alle terme, Beate Maly regala alle lettrici e ai lettori non soltanto un enigma ben congegnato, ma anche l’atmosfera avvolgente di un cozy crime divertente che nei suoi misteri non ha nulla da invidiare a gialli molto più blasonati.

un libro per chi: tifa affinché la relazione tra Ernestine e Anton diventi un po’ più intima

autrice: Beate Maly
titolo: Morte alle terme
traduzione: Rachele Salerno
editore: Emons
pagg. 254
€ 15,50

Chi ha scritto questo post?

Emiliano-romagnola, ragazzina negli anni ’80, si è trasferita a Milano nel 2008 e per molto tempo è stata un "angelo custode di eventi".
Da anni si occupa anche di libri: modera incontri letterari, ha ideato e realizzato la rassegna Segreta è la notte e conduce diversi gruppi di lettura.
Pratica mindfulness dal 2012, sogna sempre le montagne, ascolta musica jazz e vive un'intensa storia d'amore con il suo beagle Franco.
È meno cattiva di quello che sembra e vorrebbe morire ascoltando “La Bohéme” di Puccini.

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