Piccole cose da nulla di Claire Keegan

Piccole cose da nulla di Claire Keegan

Potrebbe sembrare un semplice e breve racconto natalizio, ma Piccole cose da nulla di Claire Keegan, pubblicato da Einaudi, è capace di gettare un seme che può mettere radici molto profonde e cambiare le prospettive di molti di noi.
Ne parleremo durante l’incontro del 10 gennaio del gruppo di lettura Babele.

Piccole cose da nulla

Bill Furlong è un uomo semplice, che della sua vita è sempre riuscito ad apprezzare anche le piccole cose, senza inseguire altre ambizioni oltre a una certa tranquillità e al minimo benessere che consentisse a lui e ai propri cari di vivere degnamente e senza troppe preoccupazioni.
A pochi giorni dal Natale, però, in una fredda giornata irlandese del 1985, qualcosa s’insinua nei suoi pensieri così apparentemente lineari.

Mentre la moglie Eileen prepara dolci e la lista dei regali per le cinque figlie, Bill va su e giù per il paese a consegnare legna e carbone a tutte le famiglie che cercano di scaldarsi in quel periodo di forte recessione, mentre i soldi scarseggiano e le difficoltà di arrivare a fine mese appartengono a molti.

A cosa serviva tutto questo? si domandò. Il lavoro e le continue preoccupazioni. Alzarsi col buio e andare al deposito, fare le consegne una dopo l’altra, tutto il santo giorno, poi tornare a casa col buio e cercare di togliersi il nero di dosso e sedersi a tavola per cenare e addormentarsi e oi svegliarsi di nuovo col buio per affrontare un’altra versione della stessa solfa, ancora e ancora. Possibile che non cambiasse mai niente, che nulla si trasformasse in qualcosa di diverso, o in qualcosa di nuovo? Negli ultimi tempi aveva cominciato a chiedersi quali erano le cose importanti, a parte ai Eileen e le ragazze. Era quasi arrivato a quarant’anni ma gli sembrava di non andare da nessuna parte né di fare progressi di nessun tipo e ogni tanto non poteva fare a meno di chiedersi che senso avevano le giornate.

Figlio di una ragazza madre accolta benevolmente come domestica dalla signora Wilson, matriarca della famiglia più ricca del piccolo paese, Bill non ha mai saputo chi fosse suo padre ed è cresciuto diviso tra il voler capire e il non farsi troppe domande, perché indagare sé stessi equivale sempre a indagare il mondo, e non tutti sono pronti a farlo e ad accettarne le conseguenze.

In quei giorni di avvento qualcosa però lo tocca nel profondo: consegnando il carbone al convento locale, Bill si trova davanti a una ragazza smunta, vestita di stracci e confusa, che gli rivela parole davvero difficile da digerire.
Una rivelazione che non è poi tanto sconcertante, perché ancora una volta come tanti, Bill aveva scelto di non sapere.

Le suore del Buon pastore, che occupavano il convento, gestivano al suo interno un istituto correzionale femminile che dava alle ragazze un’istruzione di base, oltre una lavanderia che funzionava a pieno ritmo. Del collezionale si sapeva ben poco, ma la lavanderia aveva un eccellente nomea: ristoranti e pensioni, la casa di riposo, l’ospedale e tutti i preti e le famiglie abbienti mandavano lì il bucato. A dare retta alla voce che giravano, qualunque cosa finisse lì, che si trattasse di un sacco di lenzuola o semplicemente di una decina di fazzoletti, veniva riconsegnato come nuovo.

Bill Furlong, un uomo pragmatico che dalla vita non ha mai preteso molto, ora si trova di fronte a qualcosa che non può più fingere di non sapere.
Quale sarà la sua scelta, tra l’ipocrisia del quieto vivere e il prendere una posizione e agire, richiando ritorsioni?

Esistono anche le brave persone ricordò, Furlong a se stesso mentre tornava in città. Era solo questione di imparare a gestire tutto quanto e a raggiungere un equilibrio tra quello che dài e quello che ricevi, in modo da andare d’accordo con gli altri e non solo con sé stessi.

Claire Keegan, con uno stile agile ed essenziale, scrive una storia piccola che parte dal basso e cresce pagina dopo pagina, fino a diventare immensa e prorompente nel ricordarci che le scelte di ognuno di noi possono davvero cambiare il mondo intero.
Piccole cosa da nulla è il libro perfetto da leggere questo Natale e destinato a diventare un classico contemporaneo.

Piccole cose da nulla di Claire Keegan

un libro per chi: crede che anche le persone più semplici possano cambiare il mondo

autrice: Claire Keegan
titolo: Piccole cose da nulla
traduzione: Monica Pareschi
editore: Einaudi
pagg. 91
€ 13

Babele il gruppo di lettura disordinato

Chi ha scritto questo post?

Emiliano-romagnola, ragazzina negli anni ’80, si è trasferita a Milano nel 2008 e per molto tempo è stata un "angelo custode di eventi".
Da anni si occupa anche di libri: modera incontri letterari, ha ideato e realizzato la rassegna Segreta è la notte e conduce diversi gruppi di lettura.
Pratica mindfulness dal 2012, sogna sempre le montagne e ascolta musica jazz.
È meno cattiva di quello che sembra e vorrebbe morire ascoltando “La Bohéme” di Puccini.

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