A ogni gatto il suo autore di Fabiola Palmeri

A ogni gatto il suo autore di Fabiola Palmeri

Articolo a cura di Metella Orazi.

I cliché vanno evitati, insegnano nei corsi di scrittura, ma quando si tratta di immaginare e descrivere una rilassante giornata di lettura cosa c’è di più soddisfacente che pensare di avere una tazza di tè fumante sul tavolino e un morbido gatto sulle gambe a farci compagnia e sonnecchiare mentre leggiamo?
Gli scrittori giapponesi presi in esame da Fabiola Palmeri nel saggio A ogni gatto il suo autore. Gatti e scrittori nel Giappone contemporaneo edito da Lindau devono pensarla allo stesso modo, visto che sul loro rapporto con i gatti hanno scritto, in barba agli stereotipi.

A ogni gatto il suo autore.
Gatti e scrittori nel Giappone contemporaneo

Che sia nero, bianco, spruzzato di macchie o tigrato, a tre colori, a pelo rosso o color miele dalla personalità astuta o cauta, che sia goloso di tutto o selettivo, cacciatore o coccolone, dal manto morbido o folto, oppure con il pelo ispido difficile da districare, che dimostri affetto e sia dedito al contatto o preferisca un’orgogliosa indipendenza, che risplenda di sguardo scostante o tenero…
Ano Neko, Kono Neko, Minna Neko!
(Quel gatto, Questo gatto, Tutti i gatti)
Molteplici possibilità, ma una cosa è certa: sono i neko – 招 ad aver assunto il ruolo di animali guida della letteratura giapponese contemporanea.

Il Giappone ama i gatti e questa inclinazione ha radici antiche, fin da quando i primi esemplari felini arrivarono dalla Cina via nave, viaggiando insieme ai Sutra buddhisti nel VI secolo e di conseguenza anche la letteratura ha spesso preso in esame il rapporto tra l’uomo e i neko, costruendo un vero e proprio filone che li ha come protagonisti: il nekobungaku.

Palmieri parte nella sua indagine su gatti e scrittori con quello che può essere ricordato come il primo grande autore contemporaneo che ha messo al centro della sua narrativa un gatto senza nome: Natsume Sōseki.

L’idea di fare di un gatto il protagonista del suo racconto viene a Sōseki proprio dalla presenza del suo micio, che ogni giorno durante la lettura del giornale gli si accomoda sulle gambe; in Io sono un gatto il neko parla in prima persona e descrive cosa prova ad acciambellarsi sulle gambe dello scrittore; ribaltando il punto di vista è possibile parlare e criticare la società giapponese senza peli sulla lingua, se non quelli felini! Il gatto narratore seduce il lettore e diventa il primo classico del genere.

A questa fascinazione per il gatto nei libri non si sottrae neppure il più conosciuto e amato degli scrittori giapponesi viventi, Murakami Haruki e tutto è iniziato con il gatto Peter.

Peter è stato il suo primo gatto a Tokyo, quello dell’indipendenza e della libertà, il neko con cui ha condiviso il primo periodo della sua vita adulta, fuori da casa dei genitori. Che sia stato il gatto ad averlo scelto, o lui ad avergli dato tale possibilità, non lo sapremo mai con esattezza, ma non è di grande importanza.

La presenza felina nella narrativa di Murakami è costante e necessaria, leggendo di quanta conoscenza e rispetto profondo lo scrittore abbia verso i gatti della sua vita, capiamo come Jazz e gatti siano dei tòpoi.

In A ogni gatto il suo autore abbiamo la possibilità di scoprire altri narratori nipponici di oggi che raccontano di quel misterioso essere peloso che ogni tanto decide di entrare nella quotidianità dello scrittore o della scrittrice per arricchirne lo sguardo e la vita, come per esempio svela Morishita Noriko in La mia vita con i gatti.

I gatti ispirano, anche una scrittrice prolifica e apprezzata come Kakuta Mitsuyo lo ammette e sa che grazie alla conoscenza del gatto Toto anche la sua scrittura è migliorata, perché più attenta al contorno muto che ci avvolge.

Il viaggio tra gatti e scrittori viene corredato anche di alcune foto dei mici di casa, compagni silenziosi ma sempre significanti nelle storie e nelle vite di chi li accoglie.

Palmeri scrive un “comfort book” per gli amanti dei gatti, pieno di curiosità e suggerimenti di lettura, ottimi anche per chi non ha felini a raggomitolarsi accanto.

A ogni gatto il suo autore di Fabiola Palmieri

un libro per chi: vuole avvicinarsi alla letteratura del sol levante con una prospettiva inconsueta

autrice: Fabiola Palmeri
titolo: A ogni gatto il suo autore. Gatti e scrittori nel Giappone contemporaneo
editore: Lindau
pagg. 143
€ 16

Chi ha scritto questo post?

Marchignola (marchigiana+romagnola), vive al mare, che ama in tutte le stagioni.
Per quasi vent'anni è stata libraia e ora, pur senza libreria, continua a pensare e agire da libraia: parla di libri, fotografa i libri che vorrebbe e quelli letti per ricordare di averli letti e continua a impilare libri su libri che forse un giorno leggerà.
Ama i gatti, i viaggi, la storia dell’arte, il cinema e il teatro, insomma, tutto ciò che racconti il mondo.
Crede fermamente nel potere delle storie e della condivisione, perché se la lettura è un atto solitario, i libri sono fatti apposta per creare connessioni. Non chiedetele di scegliere un libro preferito, potrebbe entrare in crisi, cambiando idea di continuo.

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