All’orizzonte di Benjamin Myers

All'orizzonte di Benjamin Myers

Articolo a cura di Melina Spinella.

L’evocativa copertina del romanzo di Benjamin Myers, All’orizzonte, pubblicato dalla casa editrice Bollati Boringhieri, rispecchia totalmente lo spirito della sua opera.
La natura in ogni sua forma e le bellezze dei paesaggi, che fanno costantemente da cornice alla narrazione, caratterizzano decisamente lo stile di scrittura raffinato e poetico dell’autore.
Un romanzo importante, tanto da essere stato considerato il libro dell’anno 2019 per il Times e del 2020 per i Librai indipendenti tedeschi.

All’orizzonte

Il romanzo si apre con la voce dell’ormai anziano Robert Appleyard che si domanda: “Dov’è andata a finire la vita?”.
È lo stesso quesito che per la prima volta si era posto all’età di sedici anni e che non mancherà di porre a se stesso ogni giorno, senza mai trovare una risposta.
La voce narrante è quella di Robert e racconterà al lettore una parte fondamentale della sua vita, quando decise di lasciare il suo paese di nascita per avventurarsi a piedi alla scoperta di nuovi luoghi da esplorare.

È il 1946 e siamo in Inghilterra; la Seconda Guerra Mondiale si è appena conclusa e Robert si incammina verso sud.

Avevo sedici anni, ero libero e avevo fame. Fame di cibo, come tutti – la penuria di generi alimentari durò per molti anni – tuttavia il mio appetito era per qualcosa di più del semplice commestibile. A coloro che erano stati benedetti dal dono della vita pareva che il momento presente fosse un prezioso vaso vuoto in attesa di essere riempito di esperienza. Adesso il tempo aveva maggior valore; era l’unica cosa che avevamo in abbondanza, per quanto la guerra ci avesse insegnato che anche quella era una risorsa limitata, e che utilizzandola in modo scriteriato o smodato avremmo commesso il più grave dei peccati.

Robert ama la natura e solo quando ci si immerge sente di avvicinarsi decisamente alla sua vera essenza.
Più si allontana dal suo paese natale, più si sente leggero e l’ansia svanisce. Cammina a lungo, allontanandosi, oltre che dai luoghi fisici, anche da quel destino ineluttabile che lo attendeva al ritorno: lavorare in miniera, come avveniva da generazioni nella sua famiglia.
Ed è proprio vero che la fortuna aiuta gli audaci perché Robert quella primavera incontra inaspettatamente Dulcie Piper, la donna che cambia il corso della sua vita ineluttabilmente.

Guidato solo alla forza di gravità della strada in discesa, presto incrociai un altro sentiero: optai per la sinistra e lo imboccai. Nonostante sembrasse un vicolo cieco, qualcosa mi aveva attirato da quella parte. Sarebbe diventato uno di quei momenti in cui la vita ti offre un nuovo percorso la cui importanza si potrà comprendere pienamente solo negli anni a venire.

Dulcie è una donna di mezza età e accoglie Robert nella sua tenuta in cambio di qualche piccolo lavoretto di casa.
È una donna diversa da qualsiasi altra donna abbia mai conosciuto ed è affascinato dal suo modo di essere, dalla sua incredibile conoscenza e dalla saggezza che traspare in ogni suo discorso.

Scioccato da quella donna sicura di sé e intimidente, ero sulle spine. Ero fuori dai livelli di conversazione a me noti. Dulcie era totalmente diversa da mia madre o da gran parte delle donne anziane che conoscevo, che di certo non avrebbero infilato un’imprecazione e una bestemmia.

Tra i due si crea un legame speciale e i loro dialoghi sono così profondi che chi legge non potrà che desiderare di incontrare sulla propria strada proprio qualcuno come Dulcie.
La vita per Dulcie è fatta di cose semplici e non esistono verità assolute, esistono diverse prospettive da cui osservarla.
Gli parla di letteratura e gli regala molti libri, anche se Robert non si sente all’altezza di certi discorsi da intellettuali.

I libri non sono altro che carta, ma al loro interno contengono rivoluzioni. Scoprirai che gran parte dei dittatori difficilmente legge qualcosa di più delle proprie sporche agiografie. Ed è proprio qui che sbagliano: non c’è abbastanza poesia nelle loro esistenze.

Dulcie con la sua essenza aprirà un varco nell’animo del ragazzo e lo renderà sempre più consapevole del suo valore.
La sua grande esperienza avrà un impatto formidabile nella vita di Robert: gli resterà un segno indelebile anche quando farà ritorno al paese natale in autunno.
Riuscirà a rassegnarsi al suo destino già segnato? Ci resterà o si rimetterà in viaggio?
È difficile quando in testa si ha solo il viaggio verso se stessi e la parte più autentica di sé.

All’orizzonte è un romanzo profondo e intenso, capace di creare con i lettori e le lettrici lo stesso legame che nasce tra i suoi protagonisti.

All'orizzonte di Benjamin Myers

un libro per chi: sceglie la propria strada ogni giorno.

autore: Benjamin Myers
titolo: All’orizzonte
traduzione: Simona Garavelli
editore: Bollati Boringhieri
pagg. 240
€ 16.50

Chi ha scritto questo post?

Nata in un piccolo paese alle pendici dell’Etna, dove sono ben piantate le sue radici, vive a Milano fin da quando sognava di imparare a leggere.
Da quando è accaduta quella magia, non ha mai smesso di farlo.
Quando non legge, ama camminare, scattare fotografie e rilassarsi con il birdwatching.
Nella sua borsa non è scontato trovare la trousse dei trucchi, ma almeno un buon libro non manca mai.
La migliore meditazione che Melina possa praticare è perdersi la tre corsie di una libreria.

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