La seconda vita di Enrico Pedemonte

La seconda vita di Enrico Pedemonte

La seconda vita è un thriller così avvincente che non mi ha fatto dormire per una notte intera!
Una volta iniziata la spy story raccontata dal giornalista Enrico Pedemonte, non sono più riuscita a staccarmene, curiosa di scoprire l’evoluzione dei personaggi e dei loro inconfessabili segreti nell’arco di quarant’anni di avvincente storia contemporanea.

La seconda vita

Anni Sessanta.
Pietro, Nicola, Antonio e Luca sono amici e compagni di scuola. Come quattro moschettieri impavidi che volevano cambiare il mondo hanno unito il loro ideali comunisti in una sorta di confraternita chiamata PLAN, dalle iniziali dei loro nomi, nata per combattere contro l’America e il capitalismo.
PLAN inizialmente si limita a compiere piccoli ma clamorosi attentati rivolti alle istituzioni americane presenti sul suolo italiano, ma questi gesti poco incisivi diventano ben presto noiosi e quasi del tutto inutili alla causa.
Sono i tempi del Golpe Borghese, della strage di Brescia, degli anarchici, dei gruppi di estrema destra, ma anche quelli delle Brigate Rosse e degli anni di piombo.
I quattro amici, ormai diventati adulti, prendono strade diverse. Pietro, brillante scienziato, si trasferisce a Boston per fare il ricercatore.
La sopita scintilla ideologica si riaccende in lui quando conosce e s’invaghisce di Sandra, cilena negli States per seguire un master, che gli racconta le violenze e i soprusi del regime di Pinochet. Tornato in Italia per una breve vacanza e ritrovati gli amici di un tempo, Pietro capisce che per continuare a combattere il capitalismo dovrà trasformarsi in qualcosa di impensabile: un progressista e patriottico americano, vicino agli uomini di potere d’oltreoceano.

Per lui l’America era una straordinaria rappresentazione teatrale, dove i colpi di scena si susseguono e i protagonisti sono adorabili lestofanti impegnati a prendere in giro il mondo.

Duemiladiciassette.
John, il figlio di Pietro, ha lasciato gli Stati Uniti per lavorare con Antonio, oggi direttore di un quotidiano romano, e si occupa di intervistare politici, parlamentari e ministri, mettendone in luce i difetti e le mancanze, con uno stile pungente e ironico.
Pedemonte, che conosce bene l’ambiente giornalistico, lascia che sia Antonio a pronunciare una delle tante taglienti verità che costellano il romanzo.

Oggi se sprechi un mese di lavoro per scoprire che il portaborse di un ministro ha portato una mazzetta alle isole Cayman non sei un genio del giornalismo, ma solo un povero scemo. Quella notizia in pochi istanti sarà su tutti i giornali online e nessuno si ricorderà chi l’ha trovata. Se facevi la stessa cosa trent’anni fa ti davano il Pulitzer.

Tra un’intervista e l’altra, John riceve la telefonata dello zio Nicola, oggi cronista del principale quotidiano genovese, che gli racconta di un misterioso triplice omicidio avvenuto davanti al porto di Genova. Un omicidio che probabilmente nasconde il furto di un carico di plutonio, di cui però nessuno vuole ammettere l’esistenza. Nessuno tranne Nicola.
Da quel momento per John inizia un’indagine al fulmicotone, che lo porterà – attraverso una serie di colpi di scena sapientemente costruiti da Pedemonte – a scoprire i segreti dei quattro amici comunisti.

Con una narrazione appassionante che si muove su due binari separati e in due epoche diverse, Pedemonte racconta sette giorni della vita di Pietro e John, padre e figlio, in un gioco d’intrecci così ben riuscito da tenerci incollati alle pagine. La vita ambigua di Pietro, divisa tra gli ideali di gioventù e la realtà degli accadimenti, scorre potente sotto gli occhi del lettore, così come diventa sempre più urgente e necessario per chi tiene tra le mani La seconda scelta, scoprire quale mistero si celi dietro l’indagine di John.

Pedemonte, qui alla sua prima prova da romanziere, ci regala personaggi dalla psicologia sapientemente tratteggiata e una trama ricca e vivida, degna dei migliori romanzi di le Carré.

La seconda vita di Enrico Pedemonte

un libro per chi: cerca una storia mozzafiato e ricorda con ansia e orrore il periodo della Guerra Fredda

autore: Enrico Pedemonte
titolo: La seconda vita
editore: Frassinelli
pagg. 266
€ 17,50

Chi ha scritto questo post?

Emiliano-romagnola, ragazzina negli anni ’80, si è trasferita a Milano nel 2008 e per molto tempo è stata un "angelo custode di eventi".
Da anni si occupa anche di libri: modera incontri letterari, ha ideato e realizzato la rassegna Segreta è la notte e conduce diversi gruppi di lettura.
Pratica mindfulness dal 2012, sogna sempre le montagne e ascolta musica jazz.
È meno cattiva di quello che sembra e vorrebbe morire ascoltando “La Bohéme” di Puccini.

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