A pelle scoperta di Francesca Piovesan

A pelle scoperta di Francesca Piovesan

Quanti pregiudizi sui racconti!
Io per prima li ho sempre snobbati, pensando che la brevità della storia non mi avrebbe consentito di entrare in sintonia con i personaggi e le loro vicende.
Sbagliavo, perché la bravura di un autore di racconti sta proprio nel riuscire a coinvolgere il lettore con poche pagine scritte.
Un talento che appartiene a Francesca Piovesan, autrice della raccolta A pelle scoperta, pubblicata da Arkadia e protagonista dell’incontro del 18 dicembre del gruppo di lettura Absolute Beginners.

A pelle scoperta

Ha occhi grandi Francesca Piovesan, occhi attenti a scrutare il mondo e coglierne le minuzie più significative.
È questo particolare dono a emergere nei quindici racconti che compongono il suo primo libro.
La capacità di usare uno stile minimalista per raccontare l’inaspettata profondità di certi attimi vitali.

Storie di quotidianità apparentemente banali, raccontate con una sensibilità tale da trasformarle in monito, incoraggiamento, dogma.
È questo il primo effetto di una narrazione vera, sincera, essenziale, mai autoreferenziale.

Lei e Armando non si sopportavano più nella maniera più semplice da capire e da spiegare agli amici e ai genitori di entrambi che chiedevano preoccupati cosa stesse accadendo. Lei trovava lui insopportabile, lui trovava lei insopportabile. Nessun tradimento, nessun innamoramento, nessun gesto dettato da rabbia, litigavano in un acquario di pesci tropicali dove l’acqua e le piante attutivano le loro parole, dove i sassi nascondevano dei sorrisi quasi compiaciuti che arrivavano alla fine di ogni litigata, quando uno dei due apriva la porta e se ne andava.

Allora sì, è facile entrare in sintonia con la giovane Greta e il giostraio Elvis, custodi di un amore mai fiorito; con Serena e la sua straripante sensualità; con Lucia, che guida di notte e ama chiacchierare con gli sconosciuti; con Lucio, marito e padre, che chatta con la macellaia Fabiana; con Grazia, che si prende cura del padre Lino e che non smette di cercare pace nel desiderio carnale.

Tamara non usava più la valigia, che restava ferma nel secondo armadio del suo appartamento. L’armadio per il cambio di stagione. Adesso usava un borsone marrone dove infilava e pressava i vestiti, e poco importava se quando lo svuotava e li sistemava in qualche armadio lontano chilometri i vestiti erano in disordine, stropicciati, con pieghe a decine. A lei non interessava più la perfezione, non le interessavano più le righe dritte o parallele, preferiva le curve. Non le interessava più il modo corretto di stare al mondo, le importava di essere al mondo.

Sono personaggi di un’umanità disarmante quelli che popolano queste pagine, sono uomini e donne come noi, in una quotidianità in bilico tra buona e cattiva sorte.
Una raccolta di racconti semplici e immediati, in cui scorgere significati visibili solo ai lettori più attenti.

A pelle scoperta è un affresco molto ben riuscito, che dipinge il mondo sospeso in cui vivono i timidi, i riservati e i sensibili, ma è anche un viaggio tra sensi e sensazioni, dove è la pelle a fare da spirito guida, tra brividi e sudore.

A pelle scoperta di Francesca Piovesan

un libro per chi: vuole scoprire che il mondo può stare in poche pagine

autore: Francesca Piovesan
titolo: A pelle scoperta
editore: Arkadia
pagg. 124
€ 13

Absolute Beginners

Chi ha scritto questo post?

Emiliano-romagnola, ragazzina negli anni ’80, si è trasferita a Milano nel 2008 e per molto tempo è stata un "angelo custode di eventi".
Da anni si occupa anche di libri: modera incontri letterari, ha ideato e realizzato la rassegna Segreta è la notte e conduce diversi gruppi di lettura.
Pratica mindfulness dal 2012, sogna sempre le montagne e ascolta musica jazz.
È meno cattiva di quello che sembra e vorrebbe morire ascoltando “La Bohéme” di Puccini.

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