L’ora più buia è uscito nelle sale cinematografiche il 18 gennaio ed è già pluricandidato ai British Academy Film Awards, ai Golden Globes e, sicuramente, ai futuri Academy Awards.
L’ora più buia: il film
Gran Bretagna, maggio 1940.
Winston Churchill, conservatore appena designato Primo Ministro dopo le dimissioni di Neville Chamberlain, si trova di fronte a una decisione gravosa: negoziare la pace con Hitler e i nazisti o continuare a lottare per la libertà della propria nazione e del mondo intero.
Una scelta resa ancora più difficile dai forti contrasti con lo stesso Partito Conservatore e dalla titubanza di Re Giorgio VI, nonché dall’incertezza del popolo britannico, non del tutto consapevole della gravità della situazione.
Churchill, uomo tutto d’un pezzo, conosciuto per il suo carattere brutale e scorbutico, e preceduto da una fama politica decisamente controversa, si troverà a vivere giorni difficilissimi, fino a toccare il fondo nella sua ora più buia, quella in cui dovrà scegliere se arrendersi ai Nazisti, offrendo forse minimi benefici al popolo britannico, o se portare avanti una guerra che causerà dolore, morte e devastazione, senza la certezza di una vittoria finale.
Il film di Joe Wright analizza con dovizia il momento storico e la politica della Gran Bretagna, mettendo in luce l’animo di Churchill, la sua vita personale, i suoi limiti di uomo e la sua volontà di oltrepassarli.
Un personaggio straordinario, magistralmente interpretato da un incredibile Gary Oldman, trasfigurato nel fisico, nelle espressioni, nei movimenti, nei vezzi e nei tic.
È tale la somiglianza tra l’attore e il personaggio ed è così accuratamente descritta la vicenda storica, da far sembrare la fiction un documentario, senza scadere nel manierismo o nella noia del racconto strettamente nozionistico.
Se qualcosa si può rimproverare, ma solo per pura eccessiva pignoleria, è l’eccessiva lentezza nella parte centrale, prima del passo indietro di Churchill rispetto alla certezza di scegliere la guerra. Un tempo prolungato e certamente voluto per sottolineare il calvario umano del leader, che però, a mio parere, causa nello spettatore un’interruzione del pathos, fino a quel momento sull’orlo del traboccamento.
Da sottolineare l’interpretazione intensa e indomita di Kristin Scott Thomas, moglie del Primo Ministro, sua confidente, compagna, complice e prima sostenitrice, nonostante le costanti scaramucce tipiche degli amanti e compagni di lungo corso.
L’ora più buia è un film da vedere per comprendere e per non dimenticare, ma è soprattutto un film per ricordare che responsabilità e coraggio appartengono al genere umano, checché il presente ci abbia abituati a pensare il contrario.
Il libro
Lo scrittore e sceneggiatore Anthony McCarten, già noto per il bellissimo film biografico su Stephen Hawking La teoria del tutto, partendo da una riflessione sui famosi discorsi alla nazione che Churchill tenne tra il 10 maggio e il 4 giugno del 1940, riesce a ricostruire la storia di quel buio periodo e lo fa con tale dovizia di particolari da trasformare in appassionata lettura quello che, invece, è solitamente distratto studio dell’epoca.
L’ora più buia è un resoconto ricco di dettagli e curiosità, anche sulla vita privata del Primo Ministro e soprattutto sulle dinamiche della politica britannica e della politica in tempo di guerra.
Non ci sono capitoli ma date, che scandiscono gli avvenimenti che portarono Churchill al suo discorso più noto e alla decisione che cambiò il corso della storia.
McCarten fa un’analisi sincera e, talvolta, spietata di quei giorni difficili e nell’epilogo finale rivela un dubbio che forse sfata il mito dell’eroe inglese dal pugno di ferro.
La Storia è spesso molto più appassionante di qualsiasi romanzo e questo libro ne è la prova.
un libro per chi: è appassionato di storia contemporanea e ha voglia di andare oltre i classici manuali scolastici.
autore: Anthony McCarten
titolo: L’ora più buia
traduzione: Maria Grazia Bosetti e Luca Vanni
editore: Mondadori
pagg. 251
€ 19.50
E mio marito urlò dalla sala mentre programmavano il trailer in tv: “questo lo dobbiamo vedere!” io risposi “ok” e a sto punto diventa tassativo 😀
Ehi, ma buon viaggio!
Mi sa che tuo marito aveva ragione a prescindere!!!
Domani parto, non vedo l’ora!