E se un giorno i morti si risvegliassero perfettamente lucidi di mente e intatti nel corpo?
Se andassero a bussare alle porte dei loro cari, per poterli salutare ancora una volta?
Forse sono queste le domande che hanno stuzzicato Salomé Esper, che per rispondersi ha dato vita a un incantevole romanzo breve, La seconda venuta di Hilda Bustamante, pubblicato in Italia da Sur.
La seconda venuta di Hilda Bustamante di Salomé Esper
Hilda Bustamante si sveglia nel buio, con la bocca piena di vermi.
È chiusa in una bara, sotto terra, perché è morta un anno prima, a settantanove anni, per un arresto cardiaco.
Questa non è una storia horror con un’invasione di zombie; questa è una grande storia d’amore, perché Hilda trova la forza di rompere la bara, scavare nella terra e liberarsi dalla morte, per tornare a casa da Álvaro, suo marito, l’uomo della sua vita.
Si guardarono come se intorno a loro non ci fosse nient’altro. Raggiunse la porta. Cosa ci si poteva aspettare a quel punto se non un abbraccio? Loro non lo sapevano. Si andarono incontro, come avevano sempre fatto. Un abbraccio per essersi ritrovati, per essersi tanto mancati. Álvaro l’abbracciò più forte perché gli era mancata troppo e a quel punto, senza lasciarla andare, riaprì gli occhi che fino a poco prima erano chiusi e strizzati per il troppo amore, perché se ne ricordò.
Il ritorno di Hilda non è l’unica cosa assurda di quel giorno: la campana della chiesa suona fortissimo, tutti i vetri delle finestre della città esplodono, un segreto viene a galla e un prete fugge lontano.
Eppure tutto, per quanto bizzarro, ci pare avere un senso, perché Hilda è tornata per amore, e per il sentimento che muove il mondo niente è mai davvero inconcepibile, tutto può succedere.
Non ci volle molto perché Hilda accogliesse appieno Gabriela e Amelia come sempre faceva con le persone che amava, costruendo uno spazio dove prima non c’era, moltiplicando. Di lì a poco erano un’unica famiglia in due case vicine. Hilda aveva riaperto le tende che tempo prima aveva chiuso.
Hilda non ha potuto diventare madre, lei e Álvaro non sono riusciti ad avere figli. La donna ha tentato davvero di tutto, eppure sono rimasti solo loro due a invecchiare insieme, fino a quando non sono arrivate Gabriela, la giovane vicina di casa maltrattata dal marito, e sua figlia Amelia, che per i due coniugi ormai anziani diventa il raggio di sole che illumina le loro giornate.
Nella vita di Hilda non mancava nemmeno l’amicizia e quando la donna ritorna dalla morte, le amiche che con lei frequentavano la chiesa e si occupavano di opere caritatevoli, seppur sorprese, sconvolte, spaventate, incredule, si stringono attorno a lei come se il tempo non fosse passato.
Per Hilda, il bello di far parte delle Devote era che nessuno le avrebbe chiesto perché. Aveva fede, forse in quel preciso momento non molta, si stava ancora riprendendo per averla riposta tutta in un’unica cosa, per lo sforzo di uscire da quell’abisso in cui a volte ricadeva.
Se tutti quanti inizialmente sono perplessi e senza parole per l’improvvisa resurrezione di Hilda, immediatamente l’amore che provano per lei riempie ciò che risulta incomprensibile, che non ha risposta e mai ce l’avrà.
All’amore vero bisogna affidarsi, senza troppe domande, senza quello snervante bisogno di razionalità che appesantisce ogni nostro pensiero, ogni azione.
Con un linguaggio fresco e delicato, Salomé Esper sceglie di permeare di realismo magico il suo romanzo d’esordio, che, come sempre accade anche alle favole apparentemente più leggere, mette sul piatto temi essenziali come la maternità, mancata ed estesa, la solitudine e la morte.
La seconda vita di Hilda Bustamante si legge in poche ore, ma resta a lungo a coccolare mente e cuore, anche grazie a un finale che ci ricorda quanto possa essere profondo il legame con la famiglia che abbiamo scelto e che non necessariamente coincide con quella di sangue da cui discendiamo.

un libro per chi: ha voglia di leggere una favola bella e commovente
autrice: Salomé Esper
titolo: La seconda vita di Hilda Bustamante
traduzione: Carlo Alberto Montalto
editore: SUR
pagg. 171
€ 17.50