La vita dentro di Edwige Danticat

La vita dentro di Edwige Danticat

Articolo a cura di Metella Orazi.

Edwidge Denticat nella raccolta di racconti La vita dentro, edito da SEM Società Editrice Milanese, riesce a raccontare il distacco e il dolore attraverso otto storie piene di vita.

La vita dentro

L’antologia si apre con Dosas, in cui Elsie, originaria di Haiti, vive a Miami e si occupa di Gaspar, un uomo molto malato che la figlia non riesce ad accudire da sola. Un giorno l’ex marito le telefona per chiederle aiuto, ha bisogno di soldi per pagare  il riscatto della sua attuale compagna, ex amica di Elsie, rapita ad Haiti. La voce del suo amore perduto genera dei ricordi e il dispiacere per ciò che è finito ma ritorna a ferire.

Cos’erano, esattamente? Un trio? Un mènage à trois? No. Dosas. Tre figli nati dopo una coppia di gemelli, da soli, ma insieme.

Finché si respira si è sottoposti alla sofferenza, ma il bello della vita è che ci si può anche consolare.

Nadia è la protagonista di Ai vecchi tempi, che vive a New York, ma decide di tornare ad Haiti per andare a conoscere un padre mai incontrato, ormai prossimo alla morte. Con lei scopriamo che quando era finita la dittatura ad Haiti molti matrimoni non avevano retto, perché tra le coppie c’era sempre chi voleva rimanere o chi voleva tornare a vivere nella terra natia, finalmente libera.

Miami e la sua Little Haiti è la seconda patria degli Haitiani emigrati e tutti i racconti fanno la spola tra questi luoghi.

Nella terza storia si parla di malattia, la tata del figlio di due albergatori è malata e si teme che il piccolo possa essere contagiato.

Il lavoro di una guida e di un albergatore consiste anche in questo. Se gli ospiti hanno fame, gli dai da mangiare. Se vogliono bere, li accontenti. Se vogliono essere lasciati in pace, ti fai vedere il meno possibile. Se vogliono compagnia, li intrattieni. Se hanno il cuore spezzato, gli procuri un novo amore. E se si ammalano, trovi il modo di curarli in fretta prima che tirino le cuoia sotto la tua responsabilità.

Nel Il regalo Anika e Thomas si rivedono dopo quattro mesi per cenare insieme, il quattro luglio. In mezzo c’è stato il terribile terremoto ad Haiti e anche tra loro ci sono solo macerie di felicità.

Neah di Mongolfiere ha deciso di lasciare il college dopo un viaggio ad Haiti e la compagna di stanza rimasta improvvisamente sola racconta la sua assenza.

In Alba, tramonto Denticat riesce nel giro di pochissime pagine a ritrarre lo strazio e la bellezza di essere genitore. Tre generazioni a confronto tra cui si insinua la malattia che renderà presto impossibile per la madre prendersi cura del nipote, per lei solo un eterno presente è plausibile e lo spettro della morte va combattuto con l’amore che abbiamo qui e ora.

Haiti è la terra quasi magica in cui la giornalista di Sette storie torna per incontrare la moglie del primo ministro, conosciuta per la prima volta a Brooklyn quando a sette anni il padre era stato assassinato e lei con la madre si era nascosta da una parente. I fili della memoria vengono riavvolti per comprendere cosa sia successo a quella bambina spaventata di venti anni prima, mai più rivista dopo quel periodo.

Il falò sulla spiaggia iniziò a crepitare, le fiamme ad estinguersi.
A un tratto ebbi la sensazione di stare su una profonda linea di faglia che separava lei e tutti gli altri presenti al matrimonio. La differenza tra lei e loro era netta quanto l’abisso che divide coloro che sono scampati incolumi a una catastrofe e coloro che ne sono usciti irrimediabilmente mutilati.
“Capisci”mi disse. “Nessuna storia è mai completa.”

Il racconto che chiude la raccolta di La vita dentro è perfetto e straziante; Approdi racconta gli ultimi istanti di un lavoratore in un cantiere edile che cade da un ponteggio e, mentre precipita, riflette sulla vita resa ricca dall’incontro con la sua salvatrice, quando dal mare era arrivato come immigrato clandestino.

La scrittura di Denticat è magistrale, nulla è in eccesso o fuori posto, ogni singolo racconto rimane impresso per l’umanità spontanea che i personaggi emanano.

I lettori e le lettrici non possono non sentirsi connessi con le vicende amorose, di amicizia e di morte, raccontate con tale e tanta onestà da sembrare le nostre.
Memorabile.

La vita dentro di Edwige Danticat

un libro per chi: crede che la vita, fino a che c’è, batta sempre e comunque la morte

autrice: Edwige Denticat
titolo: La vita dentro
traduzione: Velia Februari
editore: SEM
pagg. 350
€ 18

Chi ha scritto questo post?

Marchignola (marchigiana+romagnola), vive al mare, che ama in tutte le stagioni.
Per quasi vent'anni è stata libraia e ora, pur senza libreria, continua a pensare e agire da libraia: parla di libri, fotografa i libri che vorrebbe e quelli letti per ricordare di averli letti e continua a impilare libri su libri che forse un giorno leggerà.
Ama i gatti, i viaggi, la storia dell’arte, il cinema e il teatro, insomma, tutto ciò che racconti il mondo.
Crede fermamente nel potere delle storie e della condivisione, perché se la lettura è un atto solitario, i libri sono fatti apposta per creare connessioni. Non chiedetele di scegliere un libro preferito, potrebbe entrare in crisi, cambiando idea di continuo.

(1) Commento

  1. Marisa dice:

    Non posso che condividere le parole di Metella. Un piccolo capolavoro, scritto veramente in uno stato di grazia. Appena acquistato e subito “divorato”. La mia libraia preferita non sbaglia mai!!

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