Non so voi, ma io nei libri – così come nella musica – ho sempre trovato la risposta a tantissime domande, nonché la medicina per i piccoli graffi dell’anima.
È anche vero che tantissime manie da lettori e letterati possono definirsi vere e proprie patologie, come l’istinto di sottolineare pagine e pagine ma anche l’abuso di prosa eccessivamente retorica.
Insomma, i libri ci fanno ammalare ma sanno anche guarirci.
E ci sono altri libri che ci raccontano tutto questo.
Malattie da bibliofili
Che strana malattia è la lettura?
Ne siamo affetti in pochi, dicono le statistiche. Ma noi che viviamo con questa patologia, ci sentiamo dei privilegiati, non è vero?
Recentemente ci hanno anche accusati di praticare il tsundoku, cioè l’accumulo compulsivo di tomi, che dicono non avremo il tempo di leggere in un’intera vita.
Insomma, noi che siamo dei veri bibliofili sappiamo che di malattie letterarie ne esistono parecchie e qualcuno ha avuto l’accortezza di dar loro un nome e riunirle tutte in un breve libercolo.
Piccolo dizionario delle malattie letterarie di Marco Rossari
Quel qualcuno è Marco Rossari, scrittore e traduttore sagace, che con il suo piccolo dizionario ci ha regalato delle chicche di straordinario acume, capaci di farci sorridere e ridere, ma anche decisamente riflettere sulle manie e le peculiarità di lettori e scrittori.
Tra tante, la mia perla preferita è questa:
Gomorrea: malattia venerea contraibile con impegno. Sintomi: ipertrofia della prosa, ridondanza retorica, forte propensione all’orazione civile.
Un caro saluto a Roberto Saviano.
autore: Marco Rossari
titolo: Piccolo dizionario delle malattie letterarie
editore: Italo Svevo
pagg. 60
€ 10
Libri che curano
Per chi nei libri trova rifugio anche quando non si sente tanto bene, ho una buona notizia: I LIBRI POSSONO DAVVERO AIUTARCI A VIVERE MEGLIO LE NOSTRE EMOZIONI.
Riescono a darci quella spintarella necessaria a risolvere tutte quelle piccole patologie psicosomatiche che ci affliggono tutti, nessuno escluso.
La biblioteca delle emozioni di Carola Barbero
Carola Barbero insegna Filosofia e teoria dei linguaggi all’Università, quindi con le parole ha a che fare in modo molto serio. Così serio che è persino dotata di quella rara capacità di sdrammatizzare senza mai banalizzare.
La biblioteca delle emozioni è un manuale che contiene undici laboratori: altro non sono che undici libri che, durante la lettura, ci faranno provare alcune emozioni che spesso, nella vita reale, non sono semplici da gestire.
Attraverso la lettura sfioreremo queste emozioni, a debita distanza, e, magari, impareremo a gestirle senza lasciare che ci (s)travolgano.
Il laboratorio n° 6, dedicato al Potere, implica la lettura di uno dei libri più inquietanti che io abbia mai letto.
Quale? Vi tocca leggere il libro della Prof. Barbero per saperlo.
autore: Carola Barbero
titolo: La biblioteca delle emozioni
editore: Ponte alle Grazie
pagg. 151
€ 14
Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno di Ella Berthoud e Susan Elderkin
Un corposo volume che consiglia un libro e un autore per ogni malanno da curare.
Ecco spiegato il grande successo che ne ha accompagnato l’uscita qualche anno fa, diventando meritatamente un caso editoriale destinato a durare nel tempo.
Le sue autrici dal 2008 praticano la biblioterapia e prescrivono libri a chiunque abbia voglia di mettere in pratica la loro teoria. E, guardate un po’, pare che abbiano quasi sempre trovato la cura per guarire i piccoli malanni del corpo e della mente.
Per esempio, in caso di abbandono Kent Haruf e il suo Canto della pianura saranno il vostro toccasana.
Non ci credete? Dovete solo provarci e stupirvi.
autore: Ella Berthoud e Susan Elderkin
titolo: Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno
traduzione e zampino di: Fabio Stassi
editore: Sellerio
pagg. 637
€ 18
Io a mia mamma a Natale regalo la trilogia di Haruf, uscita in cofanetto, non è stata abbandonata, ma da quando è mancato papà, nonostante lei sia sempre stata una donna molto indipendente, sarà la malattia di mio padre, sarà quel che sarà, ma insomma l’atteggiamento di mamma verso la vita è cambiato. Spero quindi che le giovi.
Io sono malata di libri, incurabile, ovvio, allo stadio più debilitante. Tipo oggi, la giornata sta chiaramente andando a rotoli ma so che sta sera mi aspetta un incontro libresco per cui freddo o no, vado a teatro a sentire e mi ripagherà di tutto.
Gli incontri serali libreschi sono un po’ la salvezza di tutti noi lettori…
Credo che con la trilogia di Haruf farai proprio un bel regalo alla tua mamma, se posso permettermi aggiungerei anche la delicatezza della prosa di “Le nostre anime di notte”.
Un abbraccio a te e anche alla mamma.
Ciao Elena 🙂
Molto bella l’idea del post!
Anche io nei libri ci ho sempre trovato risposte e li considero delle medicine a rilascio molto graduale.
P.S.
Lo tsundoku vale anche se i libri sono sul kindle? :p
Chiara
Grazie Chiara!
Grazie anche perché con il tuo commento mi hai ricordato di aver scritto questo post, che avevo completamente dimenticato!
🙂
Dicono che lo tsundoku valga per tutto ma sai che c’è? A me non importa, continuo ad accumulare più libri di quelli che ho il tempo di leggere.
A noi lettrici e lettori piace così, no?