Parlami di Francesco Zani

Parlami di Francesco Zani

Articolo a cura di Metella Orazi.

Con Parlami, esordio narrativo di Francesco Zani edito da Fazi, ci tuffiamo nella Romagna più verace, corriamo a Cesenatico tra i suoi colorati stabilimenti balneari e sentiamo il profumo del mare.

Parlami

La mattina che eri nato, il babbo si era accorto della mia arrabbiatura da come avevo aperto la porta. «Ciò, ma non mi chiedi niente?Guarda che è nato». Io stavo in silenzio sul divano con la testa posata sulla mano sinistra stretta a pugno, una gamba piegata e l’altra stesa. Non lo potevo sapere ancora, ma quello era il primo indizio della nostra somiglianza.

Il nuovo arrivato nella famiglia si chiama Alessandro, ma il fratello maggiore, voce narrante della storia, sul calendario del 1990, il 25 di febbraio, ha scritto il nome del calciatore olandese Gullit, il suo idolo, e così da quel giorno lo hanno chiamato tutti così.

Gullit è un bambino – e un adolescente poi – particolare, considerato strano perché fa cose incomprensibili, come accendere tutte le luci in casa durante il giorno e non ha amici, è solitario e silenzioso, parla appena e se lo fa incespica con le parole e balbetta.
L’unico che non ha problemi a comprenderlo è il fratello maggiore che riesce a penetrare tra le mura fortificate che il ragazzo ha costruito tra sé e il mondo, una cinta difensiva fatta di gesti ripetuti sempre uguali come rituali scaccia paura.

Provavi dolore per tutto quello che ti succedeva intorno, era come se non avessi la pelle ma sentissi ogni cosa direttamente nei nervi, nelle vene e nelle ossa.

Tutta la famiglia di Gullit gravita intorno all’attività del Bagno Beatles: la madre si occupa del ristorante, ma stagione dopo stagione quella vita le pesa sempre più e per resistere si sostiene con il vino; il padre è innamorato del suo stabilimento balneare che accoglie frotte di allegri vacanzieri in estate e spegne le luci per rifarsi il trucco nell’inverno tranquillo del riposo.

La Romagna di Parlami diventa quasi personaggio fuori dagli stereotipi, è presentata con uno sguardo obliquo che tende a mettere in evidenza la fragilità piuttosto che esaltarne i consueti punti di forza quali allegria, accoglienza e divertimento, rendendola più vera.

Pantani aveva fatto tornare ognuno bambino e non mi spiegavo come il successo di qualcun altro avesse potuto rendere tutti così felici. Era vero che l’Italia intera parlava di Cesenatico, ed era vero che i turisti arrivavano ancora più volentieri, ma c’era altro. Vinceva qualcuno che arrivava dalla nostra stessa terra, guardava il nostro stesso cielo da sempre e che ogni tanto vedevamo in pizzeria. Se avessi dovuto spiegare a qualcuno di fuori cos’era per me essere romagnolo gli avrei detto senza dubbio: «Tifare tutti per Marco».

Zani con tocco delicato scrive in maniera pulita una storia che ha tutte le caratteristiche del romanzo di formazione; Gullit nella sua stranezza matura e comprende delle cose che altri non riescono o non vogliono vedere, scopre cosa sia per lui l’amicizia e capisce come vuole collocarsi all’interno della società e a cosa sia giusto opporsi.

La scelta stilistica della seconda persona singolare ha un forte impatto, chi si avvicina alle pagine ha la sensazione di leggere una corrispondenza epistolare tra fratelli, in cui è solo uno a scrivere.

Mi comprendevi fino in fondo e capivo che eri mio fratello perché coglievi quello che mi scorreva dentro anche senza averlo vissuto. Ero la parte del compasso che si punta sul foglio e tu mi giravi attorno disegnando il cerchio della nostra unione, e dove potevamo arrivare lo decidevamo insieme spostandoci di volta in volta ma mantenendo sempre una forma regolare.

Parlami, come il susseguirsi delle stagioni in cui il caldo estivo lascia spazio alla foschia autunnale, regala alle lettrici e ai lettori una carezza, per poi sorprendere con qualche schiaffo.
Francesco Zani è un autore da tenere d’occhio.

un libro per chi: ogni tanto sente la nostalgia di qualcosa che non ha più ma che è contento di aver avuto.

autore: Francesco Zani
titolo: Parlami
editore: Fazi
pagg. 172
€ 16

Chi ha scritto questo post?

Marchignola (marchigiana+romagnola), vive al mare, che ama in tutte le stagioni.
Per quasi vent'anni è stata libraia e ora, pur senza libreria, continua a pensare e agire da libraia: parla di libri, fotografa i libri che vorrebbe e quelli letti per ricordare di averli letti e continua a impilare libri su libri che forse un giorno leggerà.
Ama i gatti, i viaggi, la storia dell’arte, il cinema e il teatro, insomma, tutto ciò che racconti il mondo.
Crede fermamente nel potere delle storie e della condivisione, perché se la lettura è un atto solitario, i libri sono fatti apposta per creare connessioni. Non chiedetele di scegliere un libro preferito, potrebbe entrare in crisi, cambiando idea di continuo.

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