Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow di Gabrielle Zevin

Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow di Gabrielle Zevin

Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow di Gabrielle Zevin, pubblicato da Editrice Nord, è stato indubbiamente uno dei libri dell’estate 2023, amatissimo da lettrici e lettori.
Ed è facile, appena iniziata la lettura, intuire il perché: l’appassionante storia dei due protagonisti e l’accattivante stile di scrittura dell’autrice ne fanno un autentico e irresistibile page turner.
Poiché i libri belli sono tali in ogni stagione, ne parleremo durante l’incontro del gruppo di lettura Babele del 14 dicembre.

Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow

La storia, cominciata molti anni prima, riprende nel 1995, quando Sam e Sadie, ormai ventenni, si rincontrano nelle metropolitana di Boston.
Sam studia ad Harvard, Sadie al MIT; i loro cervelloni STEM (dall’inglese science, technology, engineering and mathematics) si erano conosciuti parecchi anni prima, quando Sam, Samuel, era ricoverato in ospedale in seguito a un grave incidente che ne aveva compromesso la mobilità, e Sadie faceva visita alla sorella ricoverata per curare il cancro.

La guardò e pensò: Questo viaggiare è nel tempo. Guardare una persona e vederla nel presente e nel passato, contemporaneamente. Era una modalità di trasporto che funzionava solo se la conoscenza era durata abbastanza a lungo.

Sam non parlava da settimane quando Sadie entrò nella stanza dei giochi dell’ospedale; taceva e giocava a Super Mario Bros, il videogioco intramontabile nato proprio nel 1983, ma quando la ragazzina gli si avvicinò, gli venne subito spontaneo rivolgerle la parola.
Accade così quando le anime affini si riconoscono.

Indispensabili l’uno per l’altra, Sam e Sadie quell’estate uniscono le proprie solitudini e diventano inseparabili. Lui è sempre ricoverato, lei, con la scusa di dover fare volontariato in preparazione del suo bat mitzvah, si sente giustificata ad andare in ospedale ogni giorno per trovarlo e giocare con lui.

Ma come spesso succede non solo ai bambini, è facile fraintendersi, soprattutto quando ci si vuole molto bene, e una piccola incomprensione, unita a troppo orgoglio, separa i due ragazzini fino a quel giorno del 1995, quando si ritrovano in metropolitana.

Quel giorno Sadie dà a Sam un floppy disk che contiene Solution, il videogioco che ha ideato e realizzato per il seminario con il professor Dov Mizrah, ventottenne salito agli onori per Dead Sea, un videogioco con un motore grafico molto innovativo.

Mentre Sam gioca a Solution con il suo amico e coinquilino Marx – il bello, educato, gentile e premuroso Marx, amatissimo dalle ragazze e abbastanza ricco per fare grandi cose – si rende conto che il potenziale di Sadie non è mai svanito e che è con lei che vede il suo futuro.

Per come se l’era immaginato, sarebbe stata una proposta ufficiale. Si sarebbe messo in ginocchio e le avrebbe detto: «Vuoi lavorare con me? Vuoi concedermi il tuo tempo e fidarti, se ti dico che sarà ben speso? Ci credi, che insieme faremo grandi cose?» E, pur essendo arrogante di natura, non dava per scontato che lei gli avrebbe risposto di sì.

Dall’unione delle menti di Sam e Sadie e dopo mesi di duro e ossessivo lavoro, nasce Ichigo, il videogioco che cambierà le loro vite.

Il romanzo di Zevin prosegue raccontandoci una quindicina d’anni delle vite dei suoi protagonisti e lo fa tra salti temporali ben costruiti e sottotrame avvincenti che toccano buona parte di chiunque entri in scena, creando in chi legge un senso di appartenenza alla storia, arma vincente per rendere Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow uno di quei libri dai quali è davvero difficile staccarsi, per i quali si versa una lacrima alla fine, quando si deve girare l’ultima pagina.

“Questa non è una storia d’amore, ma parla d’amore” è l’azzeccato sottotitolo che campeggia sulla copertina e che descrive ciò che troveremo nelle 436 pagine che si leggono in un soffio: la descrizione viva di tutte quelle relazioni umane tra persone che si vogliono bene senza per forza mettere in mezzo la passione e il sesso, in un’affinità elettiva sublime che forse è la forma d’amore più grande, anche se talvolta incomprensibile.

Sam non era uno che amava il contatto fisico, c’entrava il fatto che durante gli anni di ospedale si era dovuto lasciar toccare fin troppo. Ma appoggiò le mani sulle spalle di Sadie – era diversi centimetri più alta di lui – e la guardò negli occhi. «Sadie, disse. Lo sai perché voglio fare un gioco?»
«Certo. Perché ti illudi che ti renderà ricco e famoso.»
«No. È molto più semplice. Voglio fare qualcosa che renda felici gli altri.»

Non fatevi trarre in inganno da una trama che ruota attorno ai videogiochi, per i quali forse non provate alcuna attrazione.
La storia di Sam, Sadie, Marx e di tutti gli altri personaggi che Zevin riesce a raccontare così intimamente, è la storia di tutti noi, della vita che scorre e che spesso ci fa soffrire, prima di arrivare a una serenità semplice e adulta, e alle certezze che ne derivano.
E ci ricorda anche che giocare, in ogni sua accezione, è spesso ciò che ci tiene in vita anche quando tutto va per il verso sbagliato, anche quando le ferite sono così profonde da convincersi che non ci si potrà rialzare mai più.
Da leggere.

un libro per chi: desidera essere parte di una storia importante

autrice: Gabrielle Zevin
titolo: Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow
traduzione: Elisa Banfi
editore: Editrice Nord
pagg. 436
€ 19

Babele il gruppo di lettura disordinato

Chi ha scritto questo post?

Emiliano-romagnola, ragazzina negli anni ’80, si è trasferita a Milano nel 2008 e per molto tempo è stata un "angelo custode di eventi".
Da anni si occupa anche di libri: modera incontri letterari, ha ideato e realizzato la rassegna Segreta è la notte e conduce diversi gruppi di lettura.
Pratica mindfulness dal 2012, sogna sempre le montagne e ascolta musica jazz.
È meno cattiva di quello che sembra e vorrebbe morire ascoltando “La Bohéme” di Puccini.

(4) Commenti

  1. Simona dice:

    Grazieeeee
    Lo metterò in lista. Su questo libro ho letto di tutto ma tu hai ben descritto il perché si dovrebbe leggere
    Grazie e buona giornata di ❤️

    1. Grazie a te!
      Per questo è stato uno di quei libri che fanno stare bene, che ti fanno sentire parte della storia, forse perché certe amicizie profonde sono capitate a tutte e tutti, prima o poi…

  2. Carma dice:

    Che bella recensione, mi ci ritrovo tanto. È un libro che ho amato a in cui mi sono persa come non succedeva da tanto.

    1. Ma grazie, mi fai contenta!
      Anche a me non succedeva da tanto di entrare così profondamente in una storia.
      È un libro che mi ha ricordato perché leggo.

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