Ai confini della realtà – La vita di Rod Serling di Koren Shadmi

Ai confini della realtà - La vita di Rod Serling di Koren Shadmi

Chiunque abbia provato stupore e inquietudine guardando una puntata di The twiligth zone – in Italia conosciuto come Ai confini della realtà – non potrà non avere voglia di leggere il graphic novel scritto e disegnato da Koren Shadmi, pubblicato da Edizioni BD.
Una vera e propria biorafia a fumetti dello sceneggiatore Rod Serling, autore di quella che ancora oggi è considerata una delle migliori serie televisive di tutti i tempi, fonte d’ispirazione per l’odierna Black mirror.

Ai confini della realtà – La vita di Rod Serling

Per ripercorrere l’intera vita di Serling, Koren Shadmi usa uno stratagemma narrativo che cattura immediatamente l’attenzione del lettore: lo sceneggiatore si trova su un aereo di linea, in un lungo volo notturno che sembra non finire mai, e per trascorrere il tempo si lascia convincere dalla curiosa vicina di posto a raccontare alcuni aneddoti del mondo dello spettacolo.

Inizia così la narrazione della vita di questo straordinario autore televisivo, che probabilmente trasse alcune delle visioni oniriche di cui era permeato Ai confini della realtà dalla difficile, dolorosa e traumatica esperienza come paracadutista durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ai confini della realtà - La vita di Rod Serling di Koren Shadmi

A guerra terminata e dopo qualche anno di studi in una piccola università dell’Ohio, Serling e la moglie Carol si trasferirono a Cincinnati dove Rod iniziò a scrivere sceneggiati e soggetti per spot radiofonici.
Ma il suo destino era la televisione ed è proprio lì che approdò, trasferendosi a Los Angeles e firmando alcuni dei più apprezzati soggetti, seguiti dal pubblico e osannati dalla critica.

Serling però mal tollerava le ingerenze degli studios sulle proprie sceneggiature, che venivano spesso rimaneggiate per accontentare gli sponsor e accattivare anche il pubblico più semplice, perciò non fu mai davvero soddisfatto del proprio lavoro e arrivò a essere considerato un autore difficile, spesso inviso ai potenti e ciclicamente respinto, soprattutto quando avanzava proposte particolarmente innovative.

Fu proprio il caso di Ai confini della realtà, per anni lasciato a prendere polvere in uno schedario della CBS e poi riesumato e rimaneggiato dallo stesso Serling per diventare la serie di culto che tutti noi avremmo ricordato per sempre.

Ai confini della realtà - La vita di Rod Serling di Koren Shadmi

Nonostante lo strepitoso successo, i fantasmi del passato e della guerra continuarono a tormentare Rod Serling, che non riuscì mai a godersi davvero il successo, concedendosi almeno un attimo di pace senza lasciarsi logorare da uno stress profondo e inarrestabile.

Il lavoro di Koren Shadmi è più che attento nel ricostruire la vita di questo iconico personaggio televisivo, tracciando un ritratto a 360 gradi che non tralascia nulla dell’uomo e delle sue fragilità più profonde, dando però anche ampio spazio alla storia della nascita della televisione e di quelli che sono stati gli antenati delle tanto amate serie televisive di oggi.

Ai confini della realtà - La vita di Rod Serling di Koren Shadmi

Il graphic novel Ai confini della realtà è una lettura imprescindibile per gli appassionati di fantascienza e mistero, ma anche per chiunque sia attratto dalla riscoperta di un personaggio che merita di essere ricordato come uno dei più grandi narratori di sempre.

Ai confini della realtà - La vita di Rod Serling di Koren Shadmi

un libro per chi: sente ancora i brividi quando parte QUELLA sigla

autore: Koren Shadmi
titolo: Ai confini della realtà – La vita di Rod Serling
traduzione: Paolo Manieri
lettering: Laura Tartaglia
editore: Edizioni BD
pagg. 176
€ 18

Chi ha scritto questo post?

Emiliano-romagnola, ragazzina negli anni ’80, si è trasferita a Milano nel 2008 e per molto tempo è stata un "angelo custode di eventi".
Da anni si occupa anche di libri: modera incontri letterari, ha ideato e realizzato la rassegna Segreta è la notte e conduce diversi gruppi di lettura.
Pratica mindfulness dal 2012, sogna sempre le montagne e ascolta musica jazz.
È meno cattiva di quello che sembra e vorrebbe morire ascoltando “La Bohéme” di Puccini.

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