La lettrice di Čechov di Giulia Corsalini

La lettrice di Čechov di Giulia Corsalini

La lettrice di Čechov di Giulia Corsalini, pubblicato da Nottetempo, è un romanzo d’esordio dedicato all’amore per letteratura, che ci ricorda quanto quest’ultima possa essere salvifica e fondamentale per colmare i vuoti dell’anima.
Una dichiarazione d’amore lieve e raffinata, che sarà protagonista del prossimo appuntamento del gruppo di lettura Absolute Beginners, il 21 febbraio alle 19.30 nella Scatola Lilla di via Sannio 18 a Milano.

La lettrice di Čechov

Nina è ucraina, di Kiev.
Ha 45 anni, un marito malato ormai ricoverato in un ospizio e una figlia già adulta, Kàtja, con un carattere di ferro e ben poco affetto nei confronti della madre.
Nina è anche laureata in letteratura russa, ma per mantenere la famiglia è costretta a lasciare la propria vita per venire in Italia a fare la badante di un’anziana signora, barcamenandosi anche in altri lavori umili.
Fino a quando la passione per lo studio, per la letteratura russa e per Čechov, la mettono sulla strada di un diverso destino.

Avevo portato dall’Ucraina alcuni libri, la Bibbia, La figlia del capitano, Anna Karenina, Le notti bianche nella piccola edizione ottocentesca che a casa tenevo sopra il pianoforte, i due cari volumi sgualciti di racconti di Čhecov. Rileggevo soprattutto questi ultimi: Sul carro, La mia vita, Tre anni, Mia moglie, Racconto di un uomo in incognito, Storia noiosa… Quei racconti ricostruivano attorno ai miei sentimenti disordinati, pieni di sofferenza e incapaci di capire, il senso di un destino comune, con termini asciutti e pregnanti, senza una parola di troppo.

Un giorno, mentre studia seduta nel sottoscala dell’Istituto di Slavistica dell’Università di Macerata, Nina viene avvicinata dal Professor Giulio De Felice, che le propone di tenere il corso il Lingua e Letteratura russa per gli studenti del secondo anno.
Nina è insicura e timorosa, si sente inadeguata e teme di amplificare il già asfissiante senso di colpa che prova per essere così lontana dalla figlia e dal marito, ormai vicino alla morte; eppure qualcosa in lei si accende, un’esigenza di rivalsa, di dare un senso a quel viaggio e a quella lontananza, che la spingono quindi ad accettare l’offerta del Professore.
Il Professor De Felice, così distante, volubile, saccente, capriccioso, dispotico. Così affascinante.
Così solo.
Solo come Nina, e quindi libero di chiederle aiuto in una notte di febbre; un’occasione di vicinanza che diventa miccia di desideri che rimarranno a lungo inesplosi.

Al ristorante avevamo bevuto diversi bicchieri di vino e io sentivo la testa pesante, l’intimità dell’abitacolo mi risultava struggente, ero attraversata da sensazioni disordinate, che mi prendevano alla gola e mi sommuovevano le viscere – desideravo qualcosa da De Felice, volevo che lui dividesse con me lo svenimento, il rimpianto che mi soffocava, perché c’erano stati dei giorni felici, avevamo avuto a fianco qualcuno, una famiglia, mentre ora non c’era più niente che potesse essere recuperato.

Giunge notizia, infatti, che il marito è morto e che Kàtja sta organizzando da sola il funerale del padre. Nina deve quindi rientrare con urgenza in Ucraina, soprattutto per non aggravare la pesante tensione che scorre tra lei e la figlia.
Una tensione così serrata da divenire una gelida lastra di ghiaccio, che nemmeno il tempo riuscirà a sciogliere.

Otto anni dopo Nina riceve una telefonata dal mai dimenticato Professor De Felice.
È solo un invito professionale, per partecipare a un convegno dedicato all’opera di Checov, ma basta per riaccendere in Nina il desiderio di riscatto, come studiosa e come donna.

La lettrice di Čhecov è un romanzo fortemente introspettivo, che in punta di piedi e senza alcun eccesso sentimentale ci racconta una comune storia di umanità, tra passioni inespresse, ingiustizie sociali e solitudini da colmare.
Giulia Corsalini tratteggia con eleganza e disarmante delicatezza il personaggio cechoviano di Nina, così empatica e sensibile con la sua preoccupazione per la sofferenza degli uomini e la velata malinconia tipica di chi cela un senso d’inadeguatezza alla vita autentica.
Una storia semplice come l’acqua, e come l’acqua capace di scavare a fondo.

La lettrice di Čechov di Giulia Corsalini

un libro per chi: riconosce nella semplicità un valore aggiunto

autore: Giulia Corsalini
titolo: La lettrice di Čechov
editore: Nottetempo
pagg. 197
€ 14

Absolute Beginners

Chi ha scritto questo post?

Emiliano-romagnola, ragazzina negli anni ’80, si è trasferita a Milano nel 2008 e per molto tempo è stata un "angelo custode di eventi".
Da anni si occupa anche di libri: modera incontri letterari, ha ideato e realizzato la rassegna Segreta è la notte e conduce diversi gruppi di lettura.
Pratica mindfulness dal 2012, sogna sempre le montagne e ascolta musica jazz.
È meno cattiva di quello che sembra e vorrebbe morire ascoltando “La Bohéme” di Puccini.

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