È di una spietatezza disarmante La rampicante, il romanzo di Davide Grittani pubblicato da LiberAria, proposto tra i candidati al Premio Strega 2019 ed escluso alla prima selezione.
Escluso ingiustamente, mi viene da dire ora che conosco la storia tragica e dolorosa dei suoi protagonisti.
La rampicante
… perché a scappa’ so’ boni tutti, ma solo chi resta c’ha diritto de parla’.
Chi resta ha diritto di parlare perché costretto a sopportare il dolore, e la disperazione, a volte, rende temerari e spudorati.
Come il quasi diciottenne Riccardo, che al pranzo di Natale non riesce a contenere la rabbia ed esplode in una domanda che gela il resto della famiglia.
«Lo voglio sapere! Di chi sono figlio, io?» supplicò il ragazzo. È difficile che una domanda del genere incontri risposte altrettanto dirette, a qualsiasi latitudine e a qualsiasi età. Men che meno nelle Marche. Terre straordinarie, intendiamoci. Capaci di mescolare come poche altre lavoro e silenzio, solo che qui il lavoro non è mai mancato mentre a un certo punto il silenzio ha cominciato a valere più dell’oro.
Scoperta per caso nel giorno dell’attentato al World Trade Center, l’adozione diventa l’ossessione del ragazzo, che ha un solo amico, Diego detto Tabacco, altro giovane così poco amato da decidere di lasciare la conceria di famiglia per tentare la fortuna, professionale e affettiva, nel lontano Friuli.
Perché dall’operosa provincia marchigiana si può e si deve scappare, se i demoni che porti dentro non danno tregua ai tuoi incubi.
Le città non hanno tempo per queste cose, non ci pensano e basta La provincia, invece, vive di fiumi carsici, di umori sotto aceto, si sporca continuamente le mani dentro i catini della morale, per poi lavarsele tutte le domeniche nell’acquasantiera.
Gli anni trascorrono, nascono amori, famiglie si disgregano e Riccardo sogna spesso un uomo coinvolto in un incidente stradale.
Un sogno premonitore o solo un segnale del suo inconscio, carico di rabbia e dolore?
A placare il suo disagio esistenziale arriva Edera, la bambina guasta che sente le voci e ha frequenti crisi epilettiche, figlia della scema Costanza, ex bidella impazzita per il dolore dell’abbandono del marito.
Un altro uomo in fuga, un altro maschio spregevole come il padre di Riccardo, quel rude sor Cesare che in paese è salutato da tutti con grande riverenza e che la figlia Isabella, quella che è sangue del suo sangue, difende a spada tratta nelle sue pratiche usuraie losche e malvagie.
Parlava poco quella bambina, e quando lo faceva metteva soggezione perché le corde vocali, se usate raramente specie durante l’infanzia, appesantiscono il timbro di una voce che invece dovrebbe essere flautata. Quella fu la peggiore delle amputazioni che la vita le inflisse.
Edera, così l’avevano chiamata in uno slancio di speranza, in un rimbalzo di gaiezza.
Tra Edera e Riccardo nasce istintivamente qualcosa di speciale e salvifico: si danno pace a vicenda, colmando le rispettive solitudini e placando quel senso d’inadeguatezza che li fa sentire unici e incompresi.
Fino a quando sor Cesare, diabetico da anni in attesa di trapianto, si ritrova nel corpo gli organi di qualcuno che avrebbe meritato un destino migliore.
Un colpo terribile per Riccardo, incapace di andare oltre e di attaccarsi al bene della vita, che gli appare sempre più ingiusta e beffarda.
Non basteranno la lucida saggezza della piccola Edera e l’amore della moglie Sara, finalmente arresasi alla presenza della bambina, a dare pace al dramma dell’uomo.
La rampicante mette in scena un intreccio di destini che sfocia in tragedia e che non risparmia al lettore l’agghiacciante crudeltà della vita, affrontando temi come l’adozione e la donazione di organi, fino a citare il terremoto che ha colpito le Marche nel 2016.
Un romanzo circolare che agita gli animi, scritto con empatia tale da rendere viva ogni pagina.
Una storia che graffia la coscienza e la lascia sanguinante ma grata, come solo la verità sa fare.
un libro per chi: non teme di guardare in faccia il lato oscuro dell’umanità
autore: Davide Grittani
titolo: La rampicante
editore: LiberAria
pagg. 222
€ 16,50