Manuale di sopravvivenza di Stefano Massini

Manuale di sopravvivenza di Stefano Massini

Articolo a cura di Paola Migliorino.

Manuale di sopravvivenza – Messaggi in bottiglia di inizio millennio di Stefano Massini, edito da il Mulino nel maggio 2021, è una raccolta di rapidi articoli scritti nell’arco di due anni e pubblicati per la maggior parte sulle pagine del supplemento culturale Robinson del quotidiano la Repubblica, a cui si aggiungono le pagine inedite di un diario tenuto dall’autore durante il suo contagio Covid nel novembre 2020.
Due anni che però non sono un tempo qualsiasi della nostra storia recente…

Manuale di sopravvivenza

Diviso in tre sezioni, il libro inizia la narrazione a maggio 2019 con E la chiamavamo normalità, una sequenza di pensieri e riflessioni su tutto ciò che per l’uomo occidentale medio è naturale, ovvio, scontato: si affrontano così temi che investono la sociologia, la storia, il costume, con parecchi spunti dedicati all’evoluzione social della nostra era.

L’acutissima prefazione di Sabino Cassese, giurista e accademico italiano, giudice della Corte costituzionale e Ministro per la Funzione Pubblica con Ciampi, evidenzia come Massini descriva “un’umanità alle prese con le date di scadenza dei generi alimentari, con i cellulari, con le chiavette USB, con il tempo libero, con la pandemia, con un passato che scompare e un futuro che non appare … accettiamo carceri disumane… sostituiamo la scrittura con la dettatura allo smartphone. Viviamo in compagnia dei follower, invece che di amici. Accettiamo che il clima sia malato. Non ci curiamo delle invenzioni che resero a Roma caput mundi… coniamo nuove parole. Sostituiamo la società con i social ma siamo obbligati all’antisocialità. Temiamo le contaminazioni che derivano dagli altri… prima eravamo soli ad avere paura, ora abbiamo paura tutti insieme. Eravamo uniti, ora siamo soli.

Siamo davvero di fronte a un manuale di sopravvivenza, perché ci spiega il valore e il significato del verbo “sopravvivere” e – con i pensieri affidati alle onde come messaggi dentro una bottiglia – ci guida alla scoperta dei nostri riti, delle piccole cose che ci accompagnano ogni giorno e di cui neanche ci accorgiamo, fino a quando – all’improvviso – non le abbiamo più.

Le seconda parte, la più corposa, attraversa tutto il 2020, con un titolo emblematico, L’Apocalisse del doppio 20: leggerlo è rivivere quelle sensazioni, ritrovare quell’ansia, quelle paure, quell’incredulità che ci ha accompagnato per tutti quei mesi e che ancora, purtroppo, non ci lascia.

Il virus ci ha costretto a ripensare mille cose, a mutarne e riconfigurare altrettante, ma se c’è una cosa che esce rafforzata da ogni crisi, quella è la percezione delle vere necessità.
E la sete di bellezza, per esempio, è una.

Infine, nella terza parte Prove tecniche di ripresa siamo nel 2021, per molti versi simile all’anno che stiamo vivendo, guerra a parte; ormai la globalizzazione ha fatto sì che anche tra i pinguini ci fosse il Covid, mentre il lavoro, un tempo solo un dovere, adesso è anche una benedizione.

Se fosse stato tutto solo un brutto sogno non saremmo ancora oggi qui a parlarne, e recuperare questo saggio è sicuramente un buon modo per non dimenticare cosa abbiamo vissuto.

Manuale di sopravvivenza di Stefano Massini

un libro per chi: cerca un “sismografo del comune sentire”

autore: Stefano Massini
titolo: Manuale di sopravvivenza – Messaggi in bottiglia d’inizio millennio
editore: il Mulino
pagg. 248
€ 14

Chi ha scritto questo post?

Mamma di tre adolescenti e un cane, lavoratrice a tempo pieno e moglie stressata.
Anche se si reputa giovane, Paola è una lettrice vecchia maniera: ama la carta, l’odore di un libro nuovo, le copertine coinvolgenti e le prefazioni.
Siciliana di stanza a Milano, grazie ai libri viaggia nello spazio e nel tempo, senza limiti o barriere. Spesso, infatti, un libro la porta verso un altro, in una sequenza di passi del tutto casuale.

(1) Commento

  1. Secondo me Massini è un genio. Lo seguo da tantissimo tempo. Trovo che abbia una capacità critica, di scandagliare le cose nel profondo, pur mantenendo sempre un tono… non troppo angosciante. Bravo! Grazie per l’articolo. Ciao :*

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