Miss Margaret Ridpath e lo smantellamento dell’universo di Don Robertson

Sulla copertina di Miss Margaret Ridpath e lo smantellamento dell'universo di Don Robertson c'è la foto di una giovane donna con un cappellino e una veletta

Articolo a cura di Metella Orazi.

La casa editrice Nutrimenti prosegue il meritevole lavoro di pubblicazione dell’opera di Don Robertson con Miss Margaret Ridpath e lo smantellamento dell’universo, uno tra i suoi diciannove libri che l’autore ha amato di più.

Miss Margaret Ridpath e lo smantellamento dell’universo

L’avvenente Margaret Ridpath, nata nel 1911, vive in Ohio, più precisamente a Paradise Falls – luogo d’elezione, plasmato sulla cittadina di Logan – dove durante la settimana lavora come contabile.
Quando è libera partecipa a tornei di Bridge, gioco in cui eccelle grazie a una mente matematica di prim’ordine.

Margaret era ben fatta. Un giorno il padre le disse che era “avvenente” e la avvertì che avrebbe dovuto stare attenta. “Una ragazza avvenente deve sempre stare attenta”, disse il dottor Ridpath. “Altrimenti verrà distrutta dalle varie tentazioni che si presenteranno”. Margaret voleva bene al padre e non voleva essere distrutta, e così rispose: “Prometto di fare attenzione”.  

Margaret prende così sul serio il consiglio del padre che per innumerevoli anni rimane vergine, sviluppando anche una paura nei confronti del mondo che la fa sentire quasi sempre come “carta stagnola”, mentre gli altri, le persone che vede intorno a sé, decise e senza timori, li percepisce composti di “ferro”.

La vita senza rischi di Margaret ha una data di scadenza, e lo sappiamo fin dalle prime pagine che nel 1974, a sessantatre anni, qualcosa smantellerà il suo universo.  La certezza della fine non inficia il divertimento e il piacere di scoprire come si arriverà a quel giorno che – ironia della sorte – sarà lo stesso delle dimissioni di Nixon.

Tanti aneddoti indietro e avanti nel tempo sono il telaio in cui si dipana la vita ordinata di Margaret che pur vivendo semplicemente e con un basso profilo non è sola, infatti si affacciano come di consueto nell’universo narrativo di Robertson altri personaggi, qui in maggioranza femminili, originali e sfaccettati, che donano uno spessore di realtà al contesto in cui si muove.  

La stramba madre di Margaret è da tempo rimasta vedova e quando la sorella si sposa e lascia casa Ridpath, Margaret ha bisogno di aiuto per l’assistenza quotidiana all’anziana, così vengono assunte in successione due governanti: Wanda e Pauline, diversissime tra loro ma entrambe con storie di solitudine; la prima, che crede di aver ucciso due mariti per troppo amore, impara a esercitare l’odio per far sopravvivere le persone a cui tiene, e la seconda, che dopo dieci anni di relazione con un uomo che non aveva interesse per le donne, si è trasformata in una persona “di segatura”, spaventata dal mondo, non a caso la sola che Margaret riesca a sottomettere.

Non ci vogliono certo le Tavole della Legge per capire che una vita umana è semplicemente un accumulo di prove. Né occorre essere una sorta di colosso intellettuale per comprendere intersezioni, collisioni, sequenze, atteggiamenti, incidenti, reazioni e coincidenze. Ovunque ci sono storie – e queste o si intrecciano o si scontrano -, ma non è mai sufficiente esaminare una sola storia. Le altre storie si intromettono sempre; fanno parte delle prove accumulate che definiscono la vita umana originariamente indagata. In altre parole, nessuna Margaret Ridpath esiste davvero senza la conoscenza di Wanda Ripple. E Pauline Jones. E Inez Ridpath. Se loro non fossero state ciò che erano, lei non sarebbe stata ciò che era.

Robertson persegue un obiettivo semplice: raccontare una storia che si alimenta di incontri e crea connessioni. Per ottenere ciò che si prefigge di utilizzare una lingua chiara, maneggiata con eleganza e che rivela una profondità sorprendente.

La narrazione di Miss Margaret Ridpath e lo smantellamento dell’universo subisce una portentosa accelerazione nella parte conclusiva, quando tutti i tasselli disseminati lungo la storia della protagonista vanno a inserirsi in un climax finale, con l’irruzione sulla scena di un personaggio forgiato, lui sì, nel ferro.
Il cambiamento è notevole, ma non stona, sembra quasi di essere in un altro libro di Robertson, L’uomo autentico, in cui il protagonista metteva in atto un suo personale regolamento di conti.

Quando si chiude il libro, sull’ultima pagina la tentazione di riprenderlo dalla prima è forte, perché non vorremmo abbandonare Paradise Falls e i suoi abitanti, ora che siamo in confidenza con Margaret e sappiamo tutto di lei e della sua ribellione decorosa; ci piacerebbe partecipare, come dei vecchi amici, alle chiacchiere dell’incipit con un nostro commento, bevendo birra e mangiando formaggio limburger, consapevoli di quanto straordinarie siano le storie.

un libro per chi: come Margaret per darsi coraggio e rincuorarsi si dà un abbraccio forte

autore: Don Robertson
titolo: Miss Margaret Ridpath e lo smantellamento dell’universo
traduzione: Nicola Manuppelli
editore: Nutrimenti
pagg. 538
€ 22

Chi ha scritto questo post?

Marchignola (marchigiana+romagnola), vive al mare, che ama in tutte le stagioni.
Per quasi vent'anni è stata libraia e ora, pur senza libreria, continua a pensare e agire da libraia: parla di libri, fotografa i libri che vorrebbe e quelli letti per ricordare di averli letti e continua a impilare libri su libri che forse un giorno leggerà.
Ama i gatti, i viaggi, la storia dell’arte, il cinema e il teatro, insomma, tutto ciò che racconti il mondo.
Crede fermamente nel potere delle storie e della condivisione, perché se la lettura è un atto solitario, i libri sono fatti apposta per creare connessioni. Non chiedetele di scegliere un libro preferito, potrebbe entrare in crisi, cambiando idea di continuo.

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