Suite francese di Irène Némirovsky – audiolibro letto da Anna Bonaiuto

Suite francese di Irène Némirovsky - audiolibro letto da Anna Bonaiuto

Sarà perché nei lontanissimi Anni 70 sono stata una bimba ipnotizzata dalle mitiche Fiabe Sonore, ma oggi il pensiero di ascoltare un libro mi fa subito saltellare di gioia e soddisfazione.
Qualcuno dice che non possa essere emoziononante come leggere una storia, lasciando che sia la propria fantasia a dar voce ai personaggi, ma credo di poter dire che quel qualcuno non abbia mai avuto la possibilità di ascoltare la voce di Anna Bonaiuto che interpreta Suite francese, il capolavoro di Irène Némirovsky, disponibile in audiolibro per Emons.

Suite francese

La storia di questo libro è davvero toccante.
Avrebbe dovuto essere una “suite in cinque movimenti”, composta da romanzi dedicati alle storie di uomini e donne nella Francia sotto l’occupazione nazista, ma a noi sono arrivati solo i primi due scritti, conservati per anni dalle figlie di Irène Némirovsky, morta nel 1942 ad Auschwitz.
Fu solo nel 1994 che la figlia maggiore di Irène trovò il coraggio di leggere le parole della madre e solo nel 2004 quei quaderni scritti fittissimi diventarono il libro che oggi è considerato uno dei grandi romanzi popolari francesi.

Temporale di giugno

Il primo dei due movimenti è un romanzo corale che racconta le vicissitudini di uomini, donne e famiglie in fuga da Parigi nei giorni dell’invasione nazista.
Un esodo di migliaia di cittadini, che vede coinvolta la Famiglia Péricand, che perderà un figlio sacerdote e l’anziano nonno, i coniugi Michaud, bancari che devono raggiugere Tours per riprendere il lavoro, tenendo il pensiero sempre rivolto al figlio arruolato in battaglia, lo spregevole accademico Gabriel Corte, collaborazionista del governo di Vichy, e Charlie Langelet, uno snob abietto, avanti con gli anni, appassionato di porcellane e destinato a finire la propria vita im un modo alquanto paradossale.

Lo straordinario talento interpretativo della Bonaiuto riesce a rendere originali e diversi tutti i punti di vista della narrazione, incluso quello del gatto dei Péricand.
Ogni personaggio ha quindi una propria voce, unica e riconoscibile.
Se quella dei Michaud è insicura e fragile, i toni di Corte e Langelet sono sprezzanti e boriosi, così caratterizzati da farci dimenticare dopo meno di un’ora di ascolto che è una sola attrice a muoversi nella variegata e memorabile umanità raccontata dalla Némirovsky.

Da ascoltare e riascoltare il monologo del giovane Hubert Péricand, creduto morto al fronte e ritornato in famiglia illeso.

Quelli che gli stavano intorno, la sua famiglia, gli amici, suscitavano in lui un sentimento di vergogna e di furore. Li aveva visti sulla strada, quelli e i loro simili, ricordava le macchine piene di ufficiali che scappavano con le loro belle valigie gialle e le loro donne dipinte, i funzionari che abbandonavano le loro sedi, i politici che in preda al panico seminavano per la strada fasci di documenti segreti, le ragazze che dopo aver versato qualche lacrima di convenienza il giorno dell’armistizio ora si consolavano con i tedeschi.
«E dire che nessuno lo saprà, che ci sarà intorno a tutto questo una tale rete di menzogne che arriveranno a farne una pagina gloriosa della Storia di Francia. E quanto si daranno da fare per scovare atti di eroismo e di abnegazione… Dio, cosa non ho visto! Porte che restavano chiuse a chi bussava per un bicchier d’acqua, sfollati che saccheggiavano le case; in tutti, ricchi o poveri che fossero, confusione, viltà, vanità, ignoranza! Un bel popolo siamo!»

Dolce

Nel secondo movimento della suite la narrazione si concentra sulla passione tra Lucille, una giovane sposa in attesa del marito prigioniero, e Bruno, un ufficiale tedesco di stanza nella casa della ragazza, in cui vive anche la suocera.
Lui, colto, raffinato, elegante, ben presto diventa un semplice uomo e non più un nemico agli occhi di lei, che – costretta a tenere a mente il matrimonio con un fedifrago, grasso e rozzo – cercherà di non cedere alle sue attenzioni.
La scrittura accurata, poetica e sentimentale della Némirovsky è qui perfettamente resa dalla voce della Bonaiuto, a tratti quasi sospirata e sognante, in altri momenti decisa e sensuale.

«Ha mai sentito parlare, signora, di quei cicloni che infuriano nei mari del Sud? Se ho ben capito quello che ho letto, formano una specie di cerchio costellato di tempeste lungo i bordi ma con un centro immobile, tanto che un uccello o una farfalla che si trovassero nel cuore dell’uragano non ne soffrirebbero affatto, le loro ali non ne riporterebbero il minimo danno, mentre tutt’intorno si scatenerebbero le peggiori devastazioni. Guardi questa casa! Guardi noi stessi mentre gustiamo vino di Frontignan e biscottini e pensi a quello che sta succedendo nel mondo!»

Impossibile non rimanere profondamente colpiti dall’impresa titanica dell’attrice. già voce della tetralogia della Ferrante, qui capace di rendere vivi e carnali tutti i più intimi pensieri dei protagonisti di questo indimenticabile mosaico storico.

 Suite francese di Irène Némirovsky - audiolibro letto da Anna Bonaiuto

un audiolibro per chi: cerca un grande romanzo letto da una voce che è anima e corpo

autore: Irène Némirovsky
titolo: Suite francese
letto da: Anna Bonaiuto
regia: Flavia Gentili
durata 15h 50m
cd € 18,90
mp3 € 11,34

Il romanzo cartaceo da cui è tratto l’audiolibro è pubblicato in Italia da Adelphi e contiene anche un’appendice con gli appunti di Irène Némirovsky sulle incompiute storie Captivité, Batailles, La Paix.

 Suite francese di Irène Némirovsky

traduzione: Laura Frausin Guarino
pagg. 415
€ 11

Chi ha scritto questo post?

Emiliano-romagnola, ragazzina negli anni ’80, si è trasferita a Milano nel 2008 e per molto tempo è stata un "angelo custode di eventi".
Da anni si occupa anche di libri: modera incontri letterari, ha ideato e realizzato la rassegna Segreta è la notte e conduce diversi gruppi di lettura.
Pratica mindfulness dal 2012, sogna sempre le montagne e ascolta musica jazz.
È meno cattiva di quello che sembra e vorrebbe morire ascoltando “La Bohéme” di Puccini.

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